Tour de France 2018, previsto un piano B per la tappa del pavé

La giornata del pavé è indubbiamente tra le più temute del Tour de France 2018. Con 15 settori per un totale di 21,7 chilometri da affrontare, la nona tappa della prossima edizione della Grande Boucle si propone come uno spartiacque fondamentale per le dinamiche della corsa. Grande è l’attesa sin da ora per una tappa molto impegnativa, da molti rappresentata come una “piccola Roubaix“, che, soprattutto in caso di pioggia, potrebbe rivelarsi già decisiva per le sorti di alcuni corridori. Criticati da alcuni per i rischi potenzialmente troppo elevati, gli organizzatori hanno comunque già pronto un piano B in caso di meteo troppo proibitivo per affrontare i tratti più impegnativi.

In particolare, il settore che potrebbe saltare se ci dovesse essere troppa pioggia o fango è quello di Camphin en Pévèle, situato a 17 chilometri dalla conclusione. “Sarà il più difficile, tanto che solitamente è classificato con quattro stelle alla Parigi-Roubaix – commenta il direttore della corsa Thierry Gouvenou a La Voix du Nord – È irregolare, sconnesso e pieno di insidie, potrebbe essere necessario un cambio di itinerario”. Scenario simile già nel 2014, quando durante la tappa Ypres-Areneberg gli organizzatori eliminarono i tratti di Mons-en-Pévèle e Orchies per lo stesso motivo, non eliminando comunque lo spettacolo.

La nona tappa inoltre si concluderà prima del solito, per evitare la concomitanza con la finale dei Campionati del Mondo di Calcio. La tabella di marcia è stata infatti studiata per permettere ai primi di arrivare intorno alle 16:30-17:00, circa mezz’ora prima del solito, permettendo così alle televisioni di non avere problemi con il grande evento calcistico, previsto alle 18:00 di domenica 15 luglio. Per lo stesso motivo, ricordiamo che l’intera Grande Boucle è stata spostata di una settimana.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio