Tour de France 2018, D. Martin: “Il primo pensiero è stato per mia moglie, ero rilassato tutto il giorno oggi”

Il Mur de Bretagne sorride a Daniel Martin, che coglie il suo secondo successo stagionale al Tour de France 2018. L’irlandese è partito all’interno dell’ultimo chilometro insieme a Pierre Latour (AG2R La Mondiale), riuscendo poi a staccare il francese e a conquistare una vittoria di tappa che alla Grande Boucle gli mancava dal 2013. Dopo una cronosquadre sotto le aspettative, il capitano della UAE Team Emirates risale posizioni in classifica, portandosi a una ventina di secondi da Chris Froome (Team Sky) e Tom Dumoulin (Team Sunweb), in attesa che inizino le giornate più impegnative nella corsa transalpina, con le salite su cui il classe ’86 può cercare di far valere le sue doti di scalatori.

Il vincitore di giornata ha rivelato le sue sensazioni durante la giornata: “Le mie gambe ci sono state per tutto il tempo. Ieri mi sentivo bene ma alla fine non ho avuto uno spazio nel finale per attaccare. Oggi ero davvero rilassato tutto il giorno, non ottimista, ma non vedevo l’ora di avere la mia chance. Sono stato nervoso a causa dei ventagli e non pensavo che sarebbe successo. Ma quando la corsa è andata a un ritmo duro nella prima parte della salita ho pensato <<Perché non provarci?>>”.

Daniel Martin rivela poi un simpatico retroscena sul suo arrivo: “Il mio pensiero al traguardo è stato: <<Spero che mia moglie non sia andata al lavoro!>>. È una splendida sensazione dopo così tanti secondi posti al Tour. Era esattamente il punto in cui ho provato ad attaccare nel 2015, ma ero rimasto chiuso. Lì avevo aspettato troppo. So che quando tutti sono in riserva posso andare ancora oltre. Il finale era simile a Liegi ed era nella mia mente durante la giornata. Potevo vedere Latour che si avvicinava, ma non avrei permesso a nessuno di battermi”. L’irlandese si conferma così l’unico corridore del suo Paese a riuscire a vincere una tappa al Tour de France dai tempi di Stephen Roche, che si impose per l’ultima volta nel 1992.

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