Caso Froome, prima del Tour de France 2018 l’assoluzione completa?

Si respira grande ottimismo in casa Sky. Malgrado ieri sia stata resa nota la decisione di ASO di escludere Chris Froome dal Tour de France 2018, la compagine britannica ha reagito prontamente e ha subito fatto ricorso. La prima istanza si terrà domani con un giudice a testa scelti dai due contendenti e il terzo concordato, con i precedenti che sono in netto favore della squadra, mentre l’organizzatore ha più volte visto la sua richiesta di escludere un corridore rigettata. Anche per questo la mossa del comitato di gara, che invece nelle settimane scorse era sembrato non volervi fare ricorso, sembra più di facciata che altro (un modo per dire “noi ci abbiamo provato”), prendendo così le distanze in caso di squalifica a posteriori.

In caso invece il Comitato Nazionale Olimpico dello Sport Francese dovesse decidere contro il Keniano Bianco, questi potrebbe fare appello insieme alla squadra rivolgendosi al TAS di Losanna, che a quel punto avrebbe pochi giorni per decidere. Tuttavia, in questo momento la decisione dell’organismo elvetico sembrerebbe difficilmente sfavorevole al corridore, che da regolamento UCI può correre, vedendosi eventualmente privato dunque di un suo diritto dal singolo organizzatore.

Addirittura, secondo quanto riporta la Gazzetta dello Sport, fonti interne al Team Sky sono convinte di possa arrivare nell’arco dei prossimi due giorni una archiviazione completa del caso. Il che, di fatto, anullerebbe la contesa in corso con ASO visto che Froome sarebbe a quel punto sgravato dal procedimento in corso. UCI, AMA o altre parti ancora avrebbero diritto di fare a loro volta appello, ma si perderebbe l’urgenza dell’intervento e la decisione potrebbe facilmente così riprendere il suo lungo iter che da dicembre ad oggi sostanzialmente ha visto soprattutto carteggio tra legali.

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