Vuelta a España 2021, Top/Flop del Giorno

La nostra rubrica che traccia il bilancio della giornata appena conclusasi alla Vuelta a España 2021.

TOP

Rein Taaramäe (Intermarche-Wanty-Gobert): A distanza di dieci anni torna a vincere una tappa con arrivo in salita alla Vuelta. L’estone si gestisce perfettamente nel corso della giornata e nel corso della salita finale è il primo ad andare a chiudere su Calmejane, per poi staccare uno dopo l’altro gli altri compagni d’avventura, fino a restare da solo al comando a 2,5 chilometri dall’arrivo. Il vento contrario non gli impedisce di resistere al ritorno del gruppo e addirittura va a prendersi anche la leadership della classifica generale, che domani gli consentirà di indossare la maglia rossa, un meritato premio per la grande azione di oggi e in generale per la sua carriera.

Alejandro Valverde (Movistar): Aveva dichiarato che su questa salita non l’avremmo visto e invece è il suo ritmo a creare i maggiori frazionamenti in gruppo nel finale. L’esperienza dell’ex campione del mondo si fa valere in un finale che richiede una giusta gestione delle forze e permette anche ai compagni di squadra Enric Mas e Miguel Angel Lopez di restare davanti, con il primo che addirittura recupera qualche secondo sul gruppo. La Movistar oggi è l’unica squadra con più capitani a tenere tutto il tridente davanti e gran parte del merito va sicuramente a l’Embatido.

Adam Yates (Ineos Grenadiers): Ieri aveva perso secondi per colpe non sue, ma oggi trova subito il riscatto. Mentre Carapaz si stacca, lui è sempre vigilie nelle prime posizioni del gruppo, saltando sulla ruota di tutti quelli che attaccano o accelerano, da De La Cruz a Cabedo fino a Valverde. Alla fine, forse anche a causa del vento, non riesce a recuperare terreno sugli avversari, ma sembra forse il più brillante di tutti in salita e chiude nel gruppo dei big insieme al compagno Egan Bernal, unico del suo team con il quale ora dovrà dividere la leadership.

FLOP

Richard Carapaz (Ineos Grenadiers): La giornata del campione olimpico è la brutta faccia della medaglia Ineos di oggi. L’ecuadoriano si stacca in salita, quando il gruppo è ancora piuttosto consistente, segno di una condizione che non è ottimale. Sfruttando qualche rallentamento del gruppo riesce a riaccodarsi al plotone, ma appena arriva una nuova accelerazione non riesce a tenere le ruote. Alla fine giunge a 1’ esatto dal gruppetto dei big, mettendo praticamente quasi fine ai suoi sogni di classifica, e domani inizierà verosimilmente una nuova Vuelta al servizio dei capitani per lui. La notizia positiva è che trovandosi più lontano in classifica potrebbe godere di maggiori libertà per cercare una vittoria di tappa, che era poi il suo obiettivo dichiarato della vigilia.

Hugh Carthy (EF Education-Nippo): Giornata storta per il britannico della EF. Del corridore che l’anno scorso aveva fatto faville in salita, quest’oggi non si vede molto. Resta in gruppo, anche ben posizionato, per gran parte della salita, ma sull’accelerata di Valverde soffre e alla fine si stacca, arrivando al traguardo con 21” di ritardo dal gruppo di Roglic. Il terreno perso non è molto, e c’è ancora tempo per recuperare, ma i primi segnali non sono incoraggianti.

Alexander Vlasov (Astana-PremierTech): Primi segnali negativi anche per lo scalatore dell’Astana. A circa metà salita il russo si fa riportare nelle prime posizioni del gruppo da Luis Leon Sanchez e sembra anche sul punto di voler attaccare. Anche il classe ’93 è però una delle vittime della rasoiata di Valverde e finisce 8” dietro Carthy. Come per il britannico, anche per lui vale lo stesso discorso: il tempo per recuperare c’è ancora, ma è necessaria subito una rapida inversione di marcia.

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