Presentazione Squadre 2022: Jumbo – Visma

Dopo i 43 successi dell’anno passato la Jumbo – Visma si prepara all’ennesima stagione da protagonista. A fronte di un mercato in entrata con pochi colpi degni di nota (Tiesj Benoot, Rohan Dennis e Christophe Laporte i nomi più altisonanti) la formazione neerlandese ha conservato tutti i suoi uomini migliori, confermandosi perciò come uno degli organici più solidi e di qualità dell’intero gruppo. Le novità sono rappresentate soprattutto dai giovani, aggiungendo ben quattro neoprofessionisti nella propria rosa, di cui due provenienti dalla formazione di sviluppo. Non lo è, ma va considerato come una aggiunta rispetto alla passata stagione, il rientro in gruppo a pieno titolo di Tom Dumoulin, che tornerà al Giro d’Italia per rilanciare la sua carriera dopo un anno difficile.

Gli uomini più attesi

L’obiettivo numero uno resta sempre il solito: vincere il Tour de France, o meglio, battere Tadej Pogacar. La formazione neerlandese porterà al via del GT transalpino uno squadrone di cui Jonas Vingegaard e Primož Roglič saranno le punte di diamante. Il primo, dopo la consacrazione alla Grande Boucle della passata stagione, è tra i protagonisti più attesi. Proverà a fare classifica e a giocare in coppia con il compagno di squadra per provare a mettere in difficoltà il capitano della UAE. Da lui ovviamente ci si aspettano risultati anche in termine di vittorie di tappa, traguardo che ancora gli manca. Lo sloveno, da parte sua, proverà a ripetere le ennesime incredibili prestazioni del 2021 (eccetto ovviamente la sfortunata caduta al Tour che gli è costata il ritiro), puntando a far bene sia nelle classiche più adatte alle sue caratteristiche che nelle gare di più giorni.

La squadra è comunque piena zeppa di uomini da corse a tappe, una categoria nella quale tornerà a rientrare dopo il quasi anno di pausa Tom Dumoulin. Il neerlandese sarà al via del Giro d’Italia con l’obiettivo preciso di curare la classifica generale per mostrare al mondo di essere tornato. Se a cronometro si è rapidamente confermato ai vertici, il neerlandese deve dimostrare di aver ritrovato il piglio dei giorni migliori in salita, ma sulla sua classe e qualità fisica non ci sono certo dubbi.  Punterà molto sulla Corsa Rosa anche Tobias Foss, nono lo scorso anno e in cerca di conferme in questo 2022, dopo essersi visto meno nella seconda parte di 2021. Passista-scalatore di grande talento, vincitore del Tour de l’Avenir nel 2019, può essere il futuro del team nella scia dei grandi campioni del presente.

Sepp Kuss sarebbe capitano in qualsiasi altra squadra del mondo, mentre qui non ha ancora avuto la sua occasione da leader unico, pur essendo stato spesso protagonista nei Grandi Giri. Nel 2022 questa occasione potrebbe finalmente arrivare almeno in una corsa a tappe, mentre in un’altra, probabilmente il Tour de France, sarà al servizio della squadra a scremare il gruppo sulle salite fino a ridurre il plotone a poche unità. Un lavoro simile ce lo si aspetta anche da Steven Kruijswijk, che però non è in fase ascendente come l’americano e dovrebbe aver superato il picco della sua carriera; per questo è probabile che lui, più spesso dello statunitense, sarà sacrificato sull’altare di Roglic. Non meno importante è anche l’esperienza di Robert Gesink, appoggio immancabile nelle occasioni più importanti, Koen Bouwman, in grado di sfiorare la top 10 all’ultimo Giro d’Italia, e di Sam Oomen. Il 26enne neerlandese si è parzialmente rilanciato nel primo anno in Jumbo-Visma, ritrovando quelle sensazioni che alcuni anni fa lo avevano portato nei primi dieci al Giro.

Questa è però una squadra che ha grandi ambizioni anche nelle Classiche, presentando in squadra uno degli uomini più forti al mondo nelle gare di un giorno, Wout Van Aert. Il belga è un corridore versatile che passa con facilità dalla strada al ciclocross, dal pavé alle tappe vallonate, dalle cronometro alle gare in linea, dalle volate alle grandi montagne e, per questo, leggeremo spesso il suo nome tra i favoriti. La novità potrebbe essere qualche ulteriore test nelle gare a tappe di una settimana dopo il buon secondo posto della scorsa Tirreno – Adriatico, e il tentativo concreto di puntare alla maglia verde del Tour de France, dove per non farsi mancare nulla potrebbe anche mettersi al servizio della squadra in salita se ce ne dovesse essere il bisogno.

La squadra si è rafforzata per le Classiche ingaggiando Tiesj Benoot e Christophe Laporte. Il belga arriva dopo un anno difficile, complicato anche dai rapporti tesi con il Team DSM, e deve rilanciarsi in un ambiente per lui più sereno, mentre il francese viene da una grande annata chiusa con il sesto posto alla Roubaix e deve provare a dare continuità sfruttando la possibilità di lavorare vicino a un fenomeno come Van Aert, con il quale si troverà spesso a condividere il calendario nella prima parte di stagione. Da inquadrare nell’ottica di voler migliorare il reparto classiche è anche l’arrivo di Tosh Van Der Sande, che sarà chiamato soprattutto al sacrificio per i propri capitani, come fanno già molto spesso Nathan Van Hooydonck e Mike Teunissen, con quest’ultimo però che potrebbe dire la sua in qualche volata a ranghi ristretti. Anche l’apporto di un giovane in ascesa come Pascal Eenkhoorn sarà importante per arrivare al successo nelle Classiche, così come quello del Campione Nazionale dei Paesi Bassi, Timo Roosen.

Il nome più altisonante che arriva dal CicloMercato è però Rohan Dennis. L’australiano ha deciso con discreto anticipo lo scorso anno che avrebbe lasciato Ineos e forse anche per questo è rimasto fuori dai GT, ma nel 2020 aveva dimostrato di poter essere un uomo particolarmente utile alla causa anche nelle grandi corse a tappe. Nelle prove contro il tempo, invece, non ha più bisogno di presentazioni, basta guardare il suo palmares con, tra le altre cose, due titoli iridati e un podio olimpico. Della presenza dell’australiano beneficerà sicuramente l’unico italiano del team, il 25enne mantovano Edoardo Affini, vice-campione italiano a cronometro. Corridore già a un passo dai vertici della categoria, non potrà fare altro che affinare ulteriormente le proprie doti.

Partito Dylan Groenewegen, la Jumbo-Visma dovrà trovare anche un nuovo equilibrio quando ci sarà da buttarsi in volata. David Dekker, vincitore l’anno scorso della classifica a punti dell’UAE Tour, avrà sicuramente la possibilità di ritagliarsi spazi importanti. Interessante, infine, l’ingaggio del 25enne biker Milan Vader, del tutto digiuno di gare su strada e, dunque, corridore tutto da scoprire, approdando sulla scia di un movimento in forte rilancio.

Le giovani promesse

Il team satellite di sviluppo garantisce alla Jumbo-Visma un continuo rifornimento di giovani. Tra coloro che hanno già calcato il palcoscenico professionistico, il giovanissimo Olav Kooij ha già dimostrato di avere uno spunto veloce notevolissimo già prima di passare professionista, confermandosi da subito al primo anno, vincendo peraltro due tappe alla Cro Race, e quest’anno sicuramente potrà puntare a diventare anche il velocista di riferimento della squadra, sempre che non venga bruciato da un altro enfant prodige, quel Mick Van Dijke che ha corso insieme a lui la corsa croata con ottimi risultati. Non manca il talento in casa Van Dijke, con il gemello Tim, che passerà anch’egli professionista portando in dote la spettacolare vittoria di tappa, non a caso sempre alla Cro Race dello scorso ottobre.

Il primo anno da pro’ è stato molto interessante anche per il classe ’99 Gijs Leemreize che ha saputo alternare buone cose tra i grandi ad altre di alto livello tra gli Under, tra cui spicca il quarto posto al Tour de l’Avenir. È poi arrivato in prima squadra anche il tedesco Michel Hessmann, campione nazionale Under-23 a cronometro in carica e interessante passista, che nel corso di questa prima stagione tra i pro dovrà soprattutto fare esperienza.

La squadra

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