Presentazione Percorso e Favoriti Tour of the Alps 2022

Archiviate le classiche del pavé, con il Tour of the Alps 2022 si inizia già a respirare aria di Giro d’Italia. La breve corsa a tappe interregionale in programma dal 18 al 22 aprile è stata scelta, infatti, da molti corridori per preparare la Corsa Rosa. Le caratteristiche del tracciato pensato dagli organizzatori dell’ex Giro del Trentino non si discostano molto da quelle delle ultime edizioni: tappe brevi, ma nervose e infarcite di salite. Lo spettacolo, quindi, non mancherà, con tanti scalatori pronti a contendersi lo scettro che un anno fa fu di Simon Yates.

HASHTAG UFFICIALE: #TotA

Albo d’oro recente Tour of the Alps / Giro del Trentino

2021 YATES Simon
2020 Non disputato a causa della pandemia di Covid-19
2019 SIVAKOV Pavel
2018 PINOT Thibaut
2017 THOMAS Geraint
2016 LANDA Mikel
2015 PORTE Richie
2014 EVANS Cadel
2013 NIBALI Vincenzo
2012 POZZOVIVO Domenico

Percorso Tour of the Alps 2022

La corsa inizierà con la frazione più lunga di questa edizione, che prenderà il via da Cles e si concluderà a Primiero/San Martino di Castrozza dopo 160,9 chilometri. I primi 80 chilometri, che porteranno il gruppo a transitare da Trento, dallo sprint intermedio di Pergine Valsugana e da Levico Terme, proporranno soprattutto pianura e qualche saliscendi poco impegnativo, ma una volta superato Borgo Valsugana ed esaurita la prima metà della tappa le cose si faranno più complicate. La strada, infatti, inizierà a salire per una decina di chilometri verso Strigno con pendenze tra il 6% e l’8%, poi, dopo un breve tratto in contropendenza fino a Pieve Tesino, comincerà la salita verso il primo GPM della corsa, il Passo Brocon (15 km al 4,9%). Allo scollinamento mancheranno 45 chilometri al traguardo, 15 dei quali di discesa fino a Canal San Bovo e all’inizio della seconda salita ufficiale, il Passo Gobbera (4,3 km al 5,5%), seguita da una rapida discesa verso Imer, dove si entrerà nel circuito finale. Poco dopo, si transiterà per la prima volta sulla linea d’arrivo, ma prima si incontrerà un breve strappo di circa un chilometro che, al giro seguente, verrà affrontato a soli 3000 metri dalla conclusione, costituendo così un invitante trampolino di lancio verso il traguardo.

Il giorno successivo si ripartirà da Primiero/San Martino di Castrozza, con la strada che salirà sin dal via e per i successivi 20,8 chilometri fino a raggiungere i 1984 metri del Passo Rolle (5,9% di pendenza media), dove potrebbe esserci grande bagarre per portar via la fuga di giornata. Una lunga discesa porterà fino a Predazzo e, dopo una dozzina di chilometri di falsopiano, al traguardo volante di Cavalese, superato il quale si tornerà a scendere per raggiungere la valle dell’Adige e superare così la metà gara. Ci si dirigerà quindi verso Kaltern/Caldaro, dove la strada avrà già ricominciato a salire verso il GPM del Mendelpass/Passo della Mendola (15,3 km al 6,5%), salita dove potrebbe già esserci una prima selezione tra i big. Dopo una breve discesa verso Fondo, si affronterà quindi l’ultima asperità di giornata, l’ascesa (non valida come GPM) del Gampenpass/Passo delle Palade (12,9 km al 4,1%), che non sarà particolarmente impegnativa ma che verrà scollinata a soli 28 chilometri dalla conclusione. Di questi, 18 saranno di discesa verso Lana, dove si sfiorerà il traguardo iniziando un breve anello di dieci chilometri, con gli ultimi 3000 metri in leggerissima salita.

Più semplice l’inizio della terza tappa, che prenderà il via da Lana affrontando una cinquantina di chilometri per lo più pianeggianti o in leggerissima salita lungo i quali si passerà da Bolzano e da Chiusa, dove inizierà un breve strappo verso lo sprint intermedio di Feldthurns/Velturno. Dopo una discesa verso Bressanone e la Val Pusteria, una salitella che si concluderà a Naz immetterà su un tratto di strada pianeggiante di una dozzina di chilometri che porterà a Vandoies di Sotto, dove comincerà il primo GPM di giornata, quello di Terenten/Terento, lungo solo 6100 metri ma piuttosto impegnativo con il suo 8,1% di pendenza media. Si scenderà quindi verso Brunico, imboccando la bassa Val Badia per svoltare in direzione San Vigilio di Marebbe, con la strada che avrà già iniziato a salire per qualche chilometro prima di raggiungere la nota località sciistica. Qui comincerà ufficialmente l’ascesa del Furkelpass/Passo Furcia, impegnativa salita di 7900 metri al 7,6% che negli ultimi quattro chilometri proporrà pendenze costantemente attorno al 10% e che vedrà quasi sicuramente muoversi i favoriti, dato che allo scollinamento mancheranno circa 23 chilometri. Undici di questi saranno di discesa, mentre gli ultimi dodici chilometri tireranno leggermente all’insù fino all’arrivo di Niederdorf/Villabassa.

Da Niederdorf/Villabassa si ripartirà nella frazione seguente, che nei primi venti chilometri non proporrà alcuna difficoltà altimetrica ma che permetterà al gruppo di lasciare l’Italia per entrare in Austria. Poco dopo, i corridori inizieranno a salire verso il GPM di Kartischer Sattel (7,3 km al 5,9%), che sarà seguito da una lunga e irregolare discesa di più di 40 chilometri, in fondo alla quale si raggiungerà la città di Kötschach. Qui, la strada punterà nuovamente all’insù per 6300 metri, che andranno a formare il semplice GPM di Gailberg Sattel (la pendenza media è solo del 4,4%), ma, dopo una breve discesa, i successivi 53 chilometri saranno sostanzialmente pianeggianti, interrotti solamente a metà strada da un paio di strappetti e dal traguardo volante di Lienz. Al termine di questo lungo tratto si arriverà così a Huben e ai piedi della salita finale di 12,4 chilometri di Kals am Grossglockner, la cui pendenza media è solamente del 4,3%. I primi 3000 metri dell’ascesa, tuttavia, saranno quelli più duri e quelli dove sarà possibile fare la differenza, dato che le pendenze supereranno anche il 10%.

Solo attraversata durante la quarta tappa, Lienz sarà il centro della giornata conclusiva della corsa euroregionale. Attorno al capoluogo del Tirolo si snoderanno infatti i 114,5 chilometri della quinta e ultima frazione, che nei primi 30 chilometri vedrà il gruppo percorrere strada totalmente pianeggiante. Le cose cambieranno affrontando la prima ascesa di giornata, quella di Bannberg, che sarà scalata dal versante più duro (5,5 km al 10%) e sarà seguita da una discesa ripida e tortuosa terminata la quale la strada tornerà ad impennarsi per 4000 metri (sempre al 10%) verso Bichl. Dopo una decina di chilometri di saliscendi si giungerà quindi allo sprint intermedio di Anras, dove la strada inizierà a scendere per una quindicina di chilometri fino a Thal-Aue, da dove si comincerà a scalare nuovamente il Bannberg, ma questa volta dal versante più semplice (6,8 km al 6,6%). Allo scollinamento mancheranno 32 chilometri al traguardo, venti dei quali suddivisi tra discesa e pianura; ai -12 dalla conclusione, infatti, i corridori si troveranno ad affrontare le impegnative pendenze dello Stronach (3,1 km al 12,4%), che potrebbero rivelarsi decisive dato che in cima ci saranno da percorrere solo 9000 metri per giungere all’arrivo, 5000 di discesa e 3400 di pianura. Negli ultimi 600 metri, infatti, ci sarà un ultimo strappetto che porterà sul traguardo di Lienz.

Tappe Tour of the Alps 2022

Tappa 1 (18/04): Cles – Primiero/San Martino di Castrozza (160,9 km)
Tappa 2 (19/04): Primiero/San Martino di Castrozza – Lana (154,1 km)
Tappa 3 (20/04): Lana – Villabassa (154,6 km)
Tappa 4 (21/04): Villabassa – Kals am Grossglockner (142,4 km)
Tappa 5 (22/04): Lienz – Lienz (114,5 km)

Favoriti Tour of the Alps 2022

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Uscito bene dal Giro dei Paesi Baschi, Pello Bilbao (Bahrain Victorious) sarà uno degli uomini più attesi nelle nervose tappe della prossima settimana. Lo spagnolo, vincitore un anno fa di una frazione a questa corsa, è pronto a guidare una selezione molto interessante. Con lui, infatti, ci saranno anche Mikel Landa Santiago Buitrago. In particolare l’iberico ha scelto quest’anno di correre meno per presentarsi al via della Corsa Rosa nella condizione migliore: sarà, quindi, da capire quale sarà la sua condizione a questa corsa che ha già vinto nel 2016 in maglia Sky, quando ancora si chiamava Giro del Trentino.

In una gara per scalatori puri, poi, non può non essere tenuto in considerazione il nome di Miguel Angel Lopez. Il colombiano sarà il capitano di una Astana Qazaqstan orfana di Vincenzo Nibali. Il classe 1994 sarà l’uomo di riferimento della sua formazione anche alla prossima edizione della Corsa Rosa e anche per lui sarà interessante valutare la sua condizione in vista del ben più importante appuntamento di maggio. L’ex Movistar si dividerà i gradi di capitano con David De La Cruz, corridore forse non troppo appariscente ma piuttosto solido

Arriverà invece senza il suo capitano per il Giro d’Italia la Ineos Grenadiers, che comunque schiererà al via una formazione di assoluto livello, a partire da Pavel Sivakov, qui vincitore nel 2019. Occhi puntanti anche su Richie Porte, a segno su queste strade nel 2015 e che arriva a questa corsa forte del quarto posto ottenuto alla Tirreno-Adriatico, e su Eddie Dunbar, che il mese scorso si è aggiudicato la classifica finale della Settimana Coppi e Bartali. A proposito di scalatori, attenzione poi anche a Hugh Carthy, Esteban Chaves (EF Education-EasyPost) e Romain Bardet (Team DSM), che tuttavia quest’anno non hanno ancora trovato il colpo di pedale dei giorni migliori.

Sembra ancora abbastanza lontano dalla forma migliore Thibaut Pinot (Groupama-FDJ): probabilmente la sua squadra si affiderà soprattutto ad Attila Valter, che si sta preparando al meglio per il ritorno al primo Grande Giro della stagione, ma in casa Groupama-FDJ non si può neanche sottovalutare Michael Storer, corridore sempre molto interessante quando la strada sale. Per quanto riguarda l’altra formazione francese, invece, la Ag2r Citroën, non c’è un vero e proprio capitano, ma tanti elementi come Geoffrey Bouchard, Clement Champoussin, Felix Gall Lilian Clamejane che potrebbero sorprendere con qualche azione in salita.

Grande attenzione, poi, deve essere riservata anche ai giovani, a partire da Cian Uijtdebroeks (Bora-hansgrohe), ancora in cerca della prima vittoria da professionista. Il belga sarà affiancato in corsa da Matteo Fabbro, che a sua volta potrebbe cercare di mettersi in mostra in attesa di aiutare poi i capitani al Giro, e da Lennard Kamna. A proposito di giovani, l’Italia guarda soprattutto a Filippo Zana (Bardiani-CSF-Faizanè), che avrà una grande occasione per testarsi con alcuni dei migliori scalatori del gruppo internazionale.

Gara che sarà un ottimo test anche per Chris Froome (Israel-Premier Tech): attorno al suo nome c’è molta attesa dopo che ha dichiarato che si sente bene per la prima volta dopo tanti anni. Il britannico valuterà in corsa se inseguire un risultato personale, oppure mettersi a servizio di Carl Fredrik Hagen. Altri nomi che potrebbero fare bene in questa gara o quantomeno lottare per un successo di tappa sono poi Thymen Arensman (Team DSM), Juan Diego Alba e Natnael Tesfatsion (Drone Hopper-Androni Giocattoli), Jonathan Caicedo (EF Education-EasyPost), Patrick Gamper (Bora-hansgrohe), Hermann Pernsteiner (Bahrain Victorious), Torstein Træen (Uno-X Pro Cycling Team), Florian Lipowitz (Tirol KTM), Jefferson Cepeda e Jonathan Lastra (Caja Rural-Seguros RGA)

Borsino dei Favoriti Tour of the Alps 2022

***** Pello Bilbao
**** Miguel Angel Lopez, Mikel Landa
*** Romain Bardet, Richie Porte, Pavel Sivakov
** Thymen Arensman, Hugh Carthy, David De La Cruz, Thibaut Pinot
* Clement Champoussin, Esteban Chaves, Matteo Fabbro, Carl Fredrik Hagen, Attila Valter

Altimetrie e Planimetrie Tour of the Alps 2022

Tappa 1 (18/04): Cles – Primiero/San Martino di Castrozza (160,9 km)

Tappa 2 (19/04): Primiero/San Martino di Castrozza – Lana (154,1 km)

Tappa 3 (20/04): Lana – Villabassa (154,6 km)

Tappa 4 (21/04): Villabassa – Kals am Grossglockner (142,4 km)

Tappa 5 (22/04): Lienz – Lienz (114,5 km)

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