Israel-PremierTech, Chris Froome: “Superati molti ostacoli, il mio corpo reagisce diversamente rispetto allo scorso anno”

Il corridore britannico vede nella partecipazione al Tour de France lo "scenario ideale" di questa sua stagione

Chris Froome sente di migliorare al Tour of The Alps. La condizione migliore è ancora lontana, con il corridore della Israel – Premier Tech consapevole del lungo percorso ancora da percorrere. Sente tuttavia che la direzione è quella giusta e spera che non avendo più problemi di salute o conseguenze dovute alla terribile caduta di ormai quasi tre anni fa possa riuscire a tornare ad esprimersi al suo massimo. Un lungo percorso quello del classe 1985, umanamente e professionalmente difficile che sta affrontando con la serietà e l’impegno che lo hanno sempre contraddistinto, anche se i risultati sono attualmente ben diversi.

“Le gambe vanno nella giusta direzione – spiega a cyclingnews – Ma la cosa più importante è che abbiamo notato i miglioramenti. Nell’ultimo mese posso dire che sento di aver fatto un passo avanti. Ed è qualcosa da cui posso ripartire. Ho superato molti ostacoli, ora sento che il mio corpo reagisce diversamente rispetto allo scorso anno. Ora è questione di duro lavoro, migliorare la potenza e far calare il peso corporeo. Sostanzialmente, la stessa storia di sempre: lavorare verso la forma migliore. E questo è un gran sollievo”.

Dopo il rientro alle Corse alla Settimana Coppi e Bartali, dove il livello non era neanche così elevato, il corridore britannico si è presentato alla corsa euroregionale per testarsi nuovamente e avverte la differenza, riuscendo a farsi trovare davanti in alcune situazioni di gruppo ridotto in salita. Un lento recupero che spera possa dare i suoi frutti più tardi, con ovviamente il Tour de France come grande obiettivo dopo che la prossima settimana correrà il Giro di Romandia, con il Giro del Delfinato come ultimo appuntamento prima della Grande Boucle.

“Dopo questo lento recupero, punto ad una estata più attiva e voglio correre fino a tardi nella stagione – aggiunge – In passato ho notato che quando non avevo alcun problema non era sempre ideale essere in forma troppo presto. Se ero già in forma a febbraio o marzo diventava difficile mantenermi sino alla fine del Tour de France. Visto questo inizio, vorrei farlo durare di più, preferibilmente sino alla fine della stagione”.

La partecipazione al Tour che partirà da Copenaghen è comunque ancora da conquistare: “Il prossimo mese e mezzo sarà importante per questo. Faremo dei test per vedere se sono pronto a tornare a fare una corsa come il Tour. Sarebbe lo scenario ideale, specialmente se dovessi anche riuscire ad essere competitivo. Ma ho altri step da fare per arrivare a questo”. In ogni caso, non si pente di continuare malgrado questi ultimi anni difficili, che sa per certi versi oscurano i suoi successi precedenti: “Sono maturo abbastanza per sapere chi devo ascoltare e chi no. Se ho mai pensato di lasciare il ciclismo perché così le persone avrebbero ricordato solo i miei trionfi? Non mi è mai passato per la mente neanche un secondo”.

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