Analisi Percorso Parigi – Nizza 2024: tanta salita e una cronometro a squadre per una gara che si annuncia molto spettacolare

La Parigi – Nizza 2024 rimane nel solco delle edizioni passati e si conferma corsa a tappe decisamente esigente. Il percorso disegnato dagli organizzatori francesi per la gara che avrà luogo dal 3 al 10 marzo rappresenta un insieme di tappe decisamente complicate, che darà probabilmente luogo a una competizione incerta fino all’ultimo chilometro. L’appuntamento è di quelli importanti, sia in quanto tale, sia come tappa di avvicinamento alle altre gare di alto livello presenti nella parte primaverile del calendario. In tutto, sulla carta c’è una sola tappa dichiaratamente per velocisti, mentre i chilometri di salita (e di conseguente discesa) saranno tantissimi. Ondulata anche la cronometro proposta dagli organizzatori, che, come accaduto lo scorso anno, sarà a squadre e tornerà a proporre la particolare formula per la quale il tempo sarà preso sul primo corridore che taglierà il traguardo.

Percorso Parigi-Nizza 2024

La prima tappa, con partenza e arrivo a Les Mureaux, viene definita come “pianeggiante” dagli organizzatori, ma il profilo altimetrico dei 157,7 chilometri non è del tutto piatto. L’intero tracciato si snoda su strade caratterizzate da continui saliscendi e da rampe dalle pendenze, in qualche caso, impegnative. Il primo GPM è posto dopo 10 chilometri dalla partenza, la Côte de Bazemont (1,7 km al 6,6%) e di Gran premi della Montagna ce ne saranno altri tre, concentrati nella seconda metà di giornata e una volta tornati nei paraggi della linea d’arrivo: prima del passaggio intermedio sotto il traguardo, ci sarà la prima ascesa della la Côte de Herbeville (2,6 km al 5,1%, con punte del 14%), che verrà poi affrontata una seconda volta, dopo i corridori avranno digerito anche, nuovamente, la Côte de Bazemont. Nel mezzo ci sarà anche il muro di Montainville, con pendenza che tocca il 10%. Insomma, i velocisti dovranno sudarsi la possibilità di giocarsi il successo di giornata, considerato anche un ultimo chilometro che ha pendenza media del 2,2%.

Decisamente più tranquilla sarà la seconda giornata di gara, che consisterà in 179 chilometri, da Thoiry a Montargis, questa volta sì, pianeggianti. Non ci sono infatti difficoltà altimetriche significative (due i Gran premi della Montagna presenti nella prima parte, ma senza pendenze da rimarcare) e le squadre dei velocisti dovrebbero avere vita facile nel controllare la corsa e favorire un finale in volata. Il primo momento importante in chiave classifica generale cadrà in corrispondenza della terza tappa, la cronometro a squadre di Auxerre. Il tracciato disegnato dagli organizzatori presenta parecchie insidie, con un paio di tratti in salita, dolce ma pur sempre salita, concentrati nella prima metà di gara. Dall’intertempo posto in cima alla Côte de Jussy, al chilometro 14,1, ci sarà poi un lungo tratto in falsopiano negativo, che consentirà di raggiungere notevoli punte di velocità. Negli ultimi due chilometri si torna poi a salire, con gli ultimi 1000 metri che presentano una pendenza del 3,1%.

La boa di metà Parigi-Nizza 2024 verrà superata con una tappa che si annuncia incerta e molto spettacolare. Si parte da Chalon-sur-Saône e si comincia subito con un su e giù che sarà in pratica ininterrotto per 183 chilometri. I corridori dovranno superare cinque GPM di Seconda categoria, iniziando dalla Côte de Mont-Saint-Vincent (2,9 km al 6,3%), e proseguendo con il Côl de Boubon (4,4 km al 6%), con la Côte de Vauxrenard (3,2 km al 6,7%), il Col de Durbize (2,2 km al 9,4%, con punta al 15%), oltre alla prima ascesa al Mont Brouilly (3 km al 7,7%), dove è posto anche lo striscione d’arrivo. A quel punto, ci saranno da percorrere altri 39 chilometri, in cui ci saranno da scalare il duro Col du Fût d’Avenas (5,1 km al 7,3%, con punte al 15%) e, nuovamente, il Mont Brouilly, ascesa che presenta rampe al 13 per cento di pendenza. In tutto, trattasi di tappa con 3300 metri di dislivello positivo.

Percorso ondulato anche per la quinta tappa, da Saint-Sauveur-de-Montagut a Sisteron, di 193,5 chilometri. Il tracciato sembra chiamare le fughe da lontano, i cui animatori potranno disputarsi i punti in palio per la classifica dei GPM. Lungo il percorso ci sono infatti il Col de la Sausse (2,6 km al 5,2%), il Col de Peyruergue (5,3 km al 4,9%), la Côte de La Rochette-du-Buis (2,3 km al 5,4%) e il Col de la Pigiere (2,6 km al 5%). Dalla cima di quest’ultimo al traguardo ci saranno poi quasi 50 chilometri di dolce discesa, fatta eccezione per una breve rampa, posizionata ai -10 dall’arrivo, dove sarà posto anche il traguardo con abbuoni di giornata. Il finale però si annuncia decisamente rapido e la vittoria di giornata non dovrebbe sfuggire ai velocisti che saranno stati in grado di tenere duro fino a quel punto.

Profilo movimentato per la sesta frazione, che partirà da Sisteron e andrà a La Colle-sur Loup e che, con 198,2 chilometri da percorrere, sarà la più lunga di questa edizione. Dopo una prima parte tranquilla, i corridori affronteranno un settore di una trentina di chilometri in cui saranno concentrati tre GPM, il Col des Leques (6,6 km al 5%), il Col de Luens (6,8 km al 4,7%) e la Côte de la Blachette (2,9 km al 5,5%). Si resterà poi intorno ai 1000 metri di quota per diversi chilometri per poi scendere decisamente. Prima di tagliare il traguardo, però, ci sarà da affrontare il contrappunto del Col de Gourdon (6,3 km al 4,3%) e, soprattutto, la Côte de La Colle-sur-Loup (1,8 km al 10%, con punta al 19%) e l’ascesa di Tourrettes-sur-Loup, un breve muro al 12%, che si concluderà comunque ai -20 dall’arrivo. Insomma, tante opportunità per attaccare, ma anche spazio per rimontare: attenzione, poi, all’ultimo chilometro, che tende all’insù e che presenta una pendenza del 4%.

Il gran finale, come da tradizione, avrà luogo a Nizza e dintorni. La settima tappa inizierà proprio dalla cittadina della Costa Azzurra per fare rotta verso Auron, che sarà raggiunta dopo 173 chilometri di gara. La prima metà di giornata sarà abbastanza placida, poi i corridori avranno da mettere sotto le ruote due salite complicate: la prima sarà quella di La Colmiane (7,5 km al 7,1%), la seconda sarà quella che porterà alla località d’arrivo, raggiunta dopo una salita che nominalmente consta di 7,3 km al 7,2%, ma che in realtà inizia ben prima, dato che la strada presenterà gradiente positivo, ininterrottamente, dai -33 fino al traguardo. Nel solco della tradizione anche l’ottava e ultima tappa, con partenza e arrivo a Nizza: “pochi” chilometri (109,3) e tanta salita. Si comincia con la Côte de Levens (6,1 km al 4,9%) e si prosegue con la Côte de Châteauneuf (5,4 km al 4,6%), la Côte de Berre-les-Alpes (6,3 km al 6%), la Côte de Peille (6,5 km al 6,9%), l’ascesa al Col d’Eze (sulla cui vetta saranno posti i secondi di abbuono di giornata) e, infine, il Col des Quatre Chemins, ascesa di 3600 metri all’8,8% di pendenza media, con punte al 16 per cento. Si scollina con 9 chilometri ancora da percorrere, tutti in discesa, prima della passerella finale.

Tappe Parigi – Nizza 2024

Tappa 1 (03/03): Les Mureaux – Les Mureaux (157,7 km)
Tappa 2 (04/03): Thoiry – Montargis (179 km)
Tappa 3 (05/03): Auxerre – Auxerre (cronosquadre – 26,9 km)
Tappa 4 (06/03): Chalon-sur-Saône – Mont Brouilly (183 km)
Tappa 5 (07/03): Saint-Sauveur-de-Montagut – Sisteron (193,5 km)
Tappa 6 (08/03): Sisteron – La Colle-sur-Loup (198,2 km)
Tappa 7 (09/03): Nice – Auron (173 km)
Tappa 8 (10/03): Nice – Nice (109,3 km)

Altimetrie e Planimetrie Parigi – Nizza 2024

Tappa 1 (03/03): Les Mureaux – Les Mureaux (157,7 km)

Tappa 2 (04/03): Thoiry – Montargis (179 km)

Tappa 3 (05/03): Auxerre – Auxerre (cronosquadre – 26,9 km)

Tappa 4 (06/03): Chalon-sur-Saône – Mont Brouilly (183 km)

Tappa 5 (07/03): Saint Sauveur-de-Montagut – Sisteron (193,5 km)

Tappa 6 (08/03): Sisteron – La Colle-sur-Loup (198,2 km)

Tappa 7 (09/03): Nice – Auron (173 km)

Tappa 8 (10/03): Nice – Nice (109,3 km)

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