Analisi Percorso Il Lombardia 2020: piccoli cambiamenti per un percorso ormai consolidato

Cambia leggermente, ma resta duro e affascinante il percorso de Il Lombardia 2020. Quello che cambia è il posizionamento nel calendario: solitamente ultima grande corsa Monumento dell’anno, oltre che chiusura del calendario italiano e del WorldTour europeo, la Classica italiana quest’anno proprio non potrà essere descritta come quella delle Foglie Morte. Si corre infatti questo sabato 15 agosto, su un percorso ormai collaudato, e tradizionalmente teatro di grande spettacolo, tra Bergamo e Como. 231 chilometri – 12 in meno rispetto alle precedente edizioni per un leggero cambio dell’ultima ora, nel segno della tradizione con Ghisallo, Sormano e Civiglio, e la presenza dello strappo di San Fermo della Battaglia come ultima difficoltà prima di tornare ancora una volta al rapido finale sul Lungo Lario Trento. Una giornata pronta ad accogliere numerosi big del panorama internazionale che cercheranno qui una vittoria che da sola può nobilitare una stagione. E una carriera.

Percorso Il Lombardia 2020

Bergamo – Como: 231 km

La partenza sarà nuovamente un anello, percorso in senso antiorario, intorno a Bergamo per portare alla prima asperità di giornata. Un primo tratto di circa 40 chilometri che non presenta difficoltà altimetriche, perfetto per cercare di far partire la fuga di giornata. In caso contrario, sarà il Colle Gallo  (7,43 km al 6,0%, 10% max) a dare lo spunto per creare il tradizionale tentativo dalla distanza. La prima metà di corsa prosegue piuttosto semplice, con un lungo falsopiano che porta al Colle Brianza, la salita probabilmente meno impegnativa del giorno, ma che può comunque farsi sentire più tardi nelle gambe vista la lunghezza e durezza della corsa.

La novità maggiore della corsa arriva dunque in questa fase, con il “taglio” della deviazione che portava verso Lecco, senza grandi difficoltà, ma una fase che potrebbe vedere il gruppo accelerare per andare a posizionarsi in vista delle più impegnative fasi che arriveranno velocemente. Da Pusiano la strada si indurisce fino a Valbrona, portando ad una discesa che si conclude dove è posto il secondo rifornimento, nei pressi di Onno. Sarà questo l’ ultimo momento per tirare il fiato prima di dare inizio al gran finale, oltre settanta chilometri nei quali si attende battaglia e ben poca tregua. Si parte, come da tradizione ormai, con la più lunga salita di giornata. Madonna del Ghisallo (8,5 km al 6,2%, max 14%) propone una ascesa in due tempi, in cui il nervosismo è sempre tanto per stare davanti, pronti a rispondere alle attese accelerazioni. Qui si comincia a comprendere chi fa sul serio e vuole prendere in mano la corsa e chi invece dovrà rinunciare alle sue ambizioni.

Dopo lo scollinamento ci si tuffa in una discesa ripida, in cui lunghi rettilinei permettono di tenere alta la velocità. Si arriverà così molto presto ai piedi della salita di Sormano (5,1 km al 6,6%, max 7,2%). Se ancora non ci sarà stato, qui è il momento in cui arriverà il forcing deciso dei favoriti, che nuovamente sgomiteranno per un posizionamento essenziale in vista del bivio più atteso dell’intera corsa. Una svolta che porta ad inerpicarsi per affrontare il temuto Muro di Sormano. La salita misura meno di due chilometri (1920 metri), ma la pendenza media del 15,8% toccando punte massime che arrivano al 27%. A complicare ulteriormente la salita è una strada stretta e sinuosa: un imbuto, una feritoia dalla quale il gruppo uscirà decimato, centellinato. La corsa diventerà inevitabilmente frenetica e nascondersi è impossibile, qui è inevitabilmente un uno contro uno.

Piccoli distacchi in salita posso diventare rapidamente abissi, ancor più dopo la discesa che segue, ineluttabilmente ripida e in cui si può fare la differenza se si è conservata la giusta lucidità. Prima di arrivare al Civiglio si affronta un breve tratto di pianura che non lascia il tempo per fare calcoli e ragionamenti, in cui presumibilmente molti dovranno spingere a tutta per non compromettere il proprio risultato La salita che arriva presenta pendenze sino al 14% lungo 4,2 km, con una media del 9,7%. Solitamente, qui si conferma quanto emerso nel precedente tratto, ma chi si è gestito meglio può fare la differenza in maniera importante, per quello che può rivelarsi il momento decisivo della corsa.

La discesa che segue è un momento cruciale, in cui bisogna combinare l’esigenza di rifiatare con la necessità di continuare il proprio sforzo in un breve tratto che porta ai piedi dell’ultimo strappo di giornata. San Fermo della Battaglia (2,7 km al 7,2%, max 10%) propone pendenze meno impegnative, ma dopo quello che è stato accumulato sino a quel momento può diventare il momento peggiore dell’intera corsa, dove ti si spegne la lampadina e tutto va a rotoli. Oppure, se i distacchi sono ancora limitati come spesso accade una corsa usurante e sfiancante, è possibile ribaltare la situazione se si hanno ancora le energie.

4300 metri. Questa la distanza che porta, dopo una discesa veloce che si affronta su una strada larga, con lunghi rettilinei e poche curve, all’ultimo chilometro, completamente pianeggiante e con una sola curva a 750 metri dall’arrivo. Un tratto molto veloce, non particolarmente tecnico, in cui appare difficile fare la differenza, che sia per allungare rispetto gli inseguitori che per cercare di rientrare su chi ti precede.

Salite Il Lombardia 2020

54,4km | Colle Gallo: 7,4km al 6%, max 10%
114,8km | Colle Brianza
167km | Madonna del Ghisallo: 8,6 km al 6,2%, max 14%
178,6km | Colma Sormano: 5,1km al 6,6%, max 7,2%
180,5 km | Muro di Sormano: 1,9km al 15,8%, max 27%
214,3 km | Civiglio: 4,2km al 9,7%, max 14%
225,7 km | San Fermo della Battaglia: 2,7km al 7,2%, max 10%

Altimetria e Planimetria Il Lombardia 2020

Altimetria Salite Il Lombardia 2020

Cronotabella Il Lombardia 2020

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