Analisi Favoriti Freccia Vallone 2023: Tadej Pogacar si prepara a un nuovo show?

La campagna delle Ardenne prosegue con la Freccia Vallone 2023. In programma mercoledì 19 aprile, la classica belga è, tra le tre che compongono il Trittico, la corsa più breve e la meno imprevedibile, dato che ormai da molti anni si decide sulla dure pendenze del Mur de Huy. Un traguardo che rende molto complicato escogitare tattiche alternative per evitare il tradizionale epilogo “allo sprint” su questo impegnativo strappo, che solitamente finisce per favorire i corridori agili ma dotati di grande esplosività come i due dominatori degli ultimi anni, Alejandro Valverde e Julian Alaphilippe. Ambedue saranno però assenti in questa edizione (lo spagnolo perché ritiratosi, il francese per problemi fisici), dunque il favorito principale sembra poter essere l’attuale numero uno del ciclismo mondiale, Tadej Pogacar, che in questa primavera ha fatto fuoco e fiamme su praticamente tutti i terreni. Riuscirà il fenomeno sloveno ad aggiungere questa gara al suo già splendido palmares, o sarà qualcun altro a iscrivere il proprio nome nell’albo d’oro?

Albo d’oro recente Freccia Vallone

2022 TEUNS Dylan
2021 ALAPHILIPPE Julian
2020 HIRSCHI Marc
2019 ALAPHILIPPE Julian
2018 ALAPHILIPPE Julian
2017 VALVERDE Alejandro
2016 VALVERDE Alejandro
2015 VALVERDE Alejandro
2014 VALVERDE Alejandro
2013 MORENO Daniel

Analisi Favoriti Freccia Vallone 2023

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Difficile, per non dire impossibile, non considerare Tadej Pogačar come il grande favorito di questa corsa. Lo sloveno della UAE Team Emirates arriva dalla splendida cavalcata messa in atto alla Amstel Gold Race e, complessivamente, da una primavera in cui è andato vicinissimo al vincere in pratica tutte le gare affrontate. Da rilevare che Pogačar ha già affrontato tre volte la corsa vallone, senza ottenere finora risultati scoppiettanti (fu nono nel 2022): la sua condizione attuale sembra però metterlo su un piano diverso rispetto a tutti gli altri contendenti, tanto che non sarebbe una sorpresa vederlo addirittura attaccare da lontano per rompere il tradizionale schema che vede tutti quanti attendere la salita finale. La UAE, peraltro, si presenta con un organico zeppo di corridori esplosivi, fra cui Marc Hirschi (vincitore nel 2020) e Diego Ulissi (sul podio nel 2019), che potrebbero provare anche a dire la loro nel finale, soprattutto in caso si riproponga lo scenario visto praticamente sempre in passato, ovvero quello di una volata di un gruppo nutrito.

Principale rivale del fenomeno sloveno dovrebbe essere Tom Pidcock (Ineos Grenadiers), terzo classificato all’Amstel di domenica, gara nella quale nel finale ha un po’ faticato a causa della distanza. La Freccia Vallone, però, è una corsa più breve e appare piuttosto adatta alle caratteristiche del britannico, che nel 2021, alla sua prima partecipazione, chiuse al sesto posto. Il 23enne, che sembra comunque aver ritrovato il colpo di pedale giusto dopo la caduta alla Tirreno-Adriatico, potrà poi avvalersi del supporto dell’esperto Michal Kwiatkowski, spesso piazzatosi tra i primi in cima al Mur de Huy, che difficilmente potrà però ambire a un risultato personale dato che nelle ultime uscite è apparso piuttosto lontano dalla migliore condizione.

Uno che si è sempre ben distinto nella classica vallone è sicuramente Michael Woods (Israel-Premier Tech), che nelle ultime tre edizioni ha sempre centrato la top-10. Il canadese, che nella formazione israeliana sarà il capitano unico vista l’assenza del campione uscente Dylan Teuns, è apparso spesso a suo agio sulle pendenze del Mur de Huy e, anche se in questa prima parte di stagione non è riuscito a ottenere grandi risultati, potrà certamente lottare per il successo in questa giornata grazie alla sua esplosività e alla sua esperienza. Assieme a lui, è da tenere d’occhio anche il compagno di squadra Nick Schultz, che lo scorso anno sfiorò la top-10 in maglia BikeExchange-Jayco.

In passato, è andato vicino al successo in questa corsa Benoit Cosnefroy (Ag2r Citroen), secondo alle spalle di Hirschi (e davanti a Woods) nel 2020. Dopo le buone prestazioni a Giro delle Fiandre e Freccia del Brabante, il transalpino è reduce da una deludente Amstel Gold Race, dalla quale potrebbe però cercare di riscattarsi proprio in questa gara, piuttosto adatta alle sue caratteristiche e che negli ultimi anni l’ha spesso visto tra i migliori. Il 27enne guiderà una schiera di corridori francesi pronti a non far rimpiangere l’assenza di Alaphilippe, a partire da Warren Barguil (Team Arkéa-Samsic), che nelle ultime partecipazioni ha sempre colto ottimi risultati, oltre al trio della Groupama-FDJ composto da David GauduValentin Madouas e Rudy Molard, con il primo soprattutto a lottare per la vittoria, ma anche gli altri due in lizza per un buon piazzamento.

Non si è invece finora distinto in questa corsa Sergio Higuita (Bora-hansgrohe), che nelle due precedenti partecipazioni non è mai arrivato al traguardo, ma il colombiano ha tutte le carte in regola per poter far bene su un arrivo come quello del Mur de Huy viste le sue abilità sulle salite brevi ed esigenti. Ad accompagnarlo ci sarà Jai Hindley, che domenica ha sfiorato la top-10 all’Amstel e che non stupirebbe vedere nelle prime posizioni anche in questa giornata. Tra gli outsider, possiamo poi inserire Tiesj Benoot, undicesimo un anno fa e leader di una Jumbo-Visma senza i grossi nomi ma con anche un Attila Valter pronto a mettersi alla prova dopo una buona primavera, e Ben Healy (EF Education-EasyPost), rivelazione di quest’ultimo mese con due vittorie e numerosi piazzamenti, i più notevoli dei quali sono i due secondi posti ottenuti nell’ultima settimana a Freccia del Brabante e Amstel. Con l’irlandese, potranno provare a cogliere un buon risultato anche Neilson Powless, le cui condizioni sono tuttavia da verificare dopo la caduta di domenica, ed Esteban Chaves.

Diverse le squadre con più opzioni, a partire dalla Movistar, che senza più Valverde si affiderà a Enric Mas per provare a riprendere la striscia di successi interrottasi nel 2017. In questa prima parte di 2023 lo spagnolo ha confermato la crescita mostrata alla fine della scorsa stagione, piazzandosi spesso tra i primi nelle tre gare (tutte a tappe) disputate finora, ma ovviamente una corsa di un giorno ha dinamiche diverse, anche se il 28enne ha già dimostrato di poter far bene anche nelle classiche dopo il secondo posto al Lombardia dello scorso ottobre e, soprattutto, il successo al Giro dell’Emilia su una salita che ricorda molto il Mur de Huy. In ogni caso, la formazione iberica potrà contare anche su Ruben Guerreiro, settimo un anno fa, e su Alex Aranburu, che nell’unico precedente in questa gara (nel 2021) arrivò vicino ad entrare nei primi dieci.

Anche la Trek-Segafredo si presenta al via con più carte da giocare. Una potrebbe essere quella di Giulio Ciccone, molto brillante in questi primi mesi, nei quali ha conquistato due successi e diversi altri piazzamenti, mostrando di potersela cavare bene anche sugli strappi impegnativi come quelli dei muri marchigiani affrontati all’ultima Tirreno-Adriatico. L’abruzzese, che in passato ha colto qualche buon risultato nelle gare di un giorno, potrebbe quindi provare a migliorare il 25esimo posto ottenuto nel 2019, sua unica partecipazione alla Freccia Vallone. Al suo fianco ci saranno anche Bauke Mollema e Mattias Skjelmose Jensen; il neerlandese ha chiuso questa corsa in top-10 per ben cinque volte, ma l’ultima risale nel 2019, dunque difficilmente lo vedremo lottare per il successo (ma non è comunque escluso un buon piazzamento). Discorso diverso per il giovane danese, corridore sempre più in crescita e pronto ormai per imporsi nei grandi palcoscenici, come potrebbe essere quello di questa gara.

Tante opzioni anche per Bahrain Victorious e Cofidis, ma nessuna delle due squadre sembra avere il corridore giusto che possa inserirsi tra i big sopracitati. La formazione mediorientale sarà al via con un Mikel Landa che nelle ultime settimane ha mostrato ottime cose, ma nelle scorse ore il basco ha dichiarato di non essere stato bene negli ultimi giorni, dunque potrebbe non essere nella migliore condizione. Alcuni problemi fisici anche per Pello Bilbao, corridore che, se fosse al top, potrebbe far bene su questo traguardo, mentre sembrano meno adatti a questo arrivo Matej Mohoric, Wout Poels e Gino Mäder, che però potrebbero provare a muoversi da lontano. La squadra francese, invece, potrà contare su Victor Lafay e su Jesus Herrada, reduci da una vittoria ciascuno nella scorso fine settimana, oltre che su Guillaume Martin e Ion Izagirre, ma difficilmente uno di questi quattro potrà lottare per la vittoria, anche se un buon piazzamento è sempre possibile.

Orfana di Julian Alaphilippe, la Soudal-QuickStep si affiderà soprattutto ad Andrea Bagioli e a Mauro Schmid, con l’azzurro che punta a continuare il periodo positivo dopo i piazzamenti ottenuti al Giro dei Paesi Baschi, alla Freccia del Brabante e all’Amstel Gold Race. Buon periodo anche per Andreas Kron, che assieme a Maxim Van Gils sarà una delle punte della Lotto Dstny, anche se entrambi sono all’esordio assoluto nella classica vallone. Proveranno poi a gettarsi nella mischia Alexey Lutsenko (Astana Qazaqstan), che, nonostante non abbia mai ottenuto grandi risultati in questa corsa, è però in possesso di un’ottima condizione, Romain Bardet, elemento di esperienza in un Team DSM molto giovane e che vedrà al via anche il talentuoso Oscar Onley, Quinten Hermans (Alpecin-Deceuninck), reduce tuttavia da un’infezione alle vie respiratorie, Matteo Sobrero (Team Jayco AlUla), che nelle ultime uscite ha mostrato una buona gamba, Kobe Goossens e Lorenzo Rota, interessante coppia per la Intermarché-Circus-Wanty.

Borsino dei Favoriti Freccia Vallone 2023

***** Tadej Pogacar
**** Tom Pidcock, Michael Woods
*** Warren Barguil, Benoit Cosnefroy, David Gaudu
** Tiesj Benoot, Ben Healy, Sergio Higuita, Mattias Skjelmose Jensen
* Andrea Bagioli, Giulio Ciccone, Andreas Kron, Enric Mas, Diego Ulissi

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