Giro d’Italia 2024, il sogno infranto di Andrea Pietrobon: “Non avevo gambe, gli altri erano più forti di me, quindi dovevo giocare d’astuzia. Peccato, però sono contento così”

Andrea Pietrobon vicinissimo alla vittoria nella quinta tappa del Giro d’Italia 2024. Abile a inserirsi nell’attacco a quattro nato negli ultimi 80 chilometri della Genova-Lucca, tentativo che alla fine è arrivato a giocarsi il successo di giornata anticipando di poco il gruppo, il corridore del Team Polti-Kometa ha provato a sorprendere i compagni di fuga accelerando appena dentro l’ultimo chilometro. Sfruttando un attimo di incertezza, il 25enne veneto è riuscito a prendere un po’ di vantaggio e ha provato a resistere nelle ultime centinaia di metri, venendo però ripreso a soli 50 metri dall’arrivo dalla volata di Michael Valgren (EF Education-EasyPost) e Benjamin Thomas (Cofidis), quest’ultimo poi vincitore di tappa.

È stato un bellissimo sogno – ha dichiarato Pietrobon ai microfoni Rai subito dopo l’arrivo – Quando il mio direttore sportivo Zanatta ai -5 mi ha detto che ce la potevamo fare, io non avevo gambe, gli altri erano più forti di me, quindi dovevo giocare d’astuzia. Ho provato a giocare le mie carte nel finale, una bella emozione. Però peccato, siamo qua per vincere però oggi va bene così”.

Per qualche istante, il classe 1999 ha sperato di riuscire a farcela: “Ho detto ‘Sto per vincere una tappa al Giro’ e mi sono emozionato a 500 metri dall’arrivo. Ho dato tutto, più di così non riuscivo a dare“. Un concetto ribadito anche ai microfoni Eurosport: “Nel finale, dopo la salita non avevo più gambe. Mi dispiace non aver dato un contributo perché quando si va in fuga è sempre meglio darlo, ma veramente non ne avevo e ho detto ‘mi gioco le mie carte’. Nel finale è andata abbastanza bene, non benissimo, però sono contento così. Come primo piazzamento da professionista, un terzo posto al Giro d’Italia non è malissimo“.

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