Freccia Vallone 2022, Dylan Teuns conquista il Muro di Huy davanti ad Alejandro Valverde!

Dylan Teuns conquista la Freccia Vallone 2022. Il belga della Bahrain Victorious si è imposto in cima al Muro di Huy davanti ad Alejandro Valverde che non è riuscito a conquistare per la sesta volta la corsa tanto amata. Completa il podio, leggermente staccato dai primi due, Aleksandr Vlasov (Bora-hansgrohe) che precede Julian Alaphilippe (Quick-Step Alpha Vinyl), per la prima volta fuori dai primi tre nelle sue sei partecipazioni. Ancora più indietro Tadej Pogacar (UAE Team Emirates), che al momento dell’accelerazione decisiva di Teuns a 300 metri dal traguardo era in quarta posizione, ma non è riuscito a seguire, creando un buco che il campione del mondo non ha potuto colmare.

Malgrado abbia il destino segnato, la fuga di giornata ci mette tempo a formarsi, con i primi trenta chilometri che vedono numerosi tentativi infruttuosi. Il gruppo si placa tuttavia quando a muoversi sono Jimmy Janssens (Alpecin-Fenix), Pierre Rolland (B&B Hotels-KTM), Bruno Armirail (Groupama-FDJ) , Valentin Ferron (TotalEnergies), Simon Guglielmi (Arkea-Samsic), Daryl Impey (Israel-Premier Tech), Chris Juul-Jensen (BikeExchange-Jayco) e Morten Hulgaard (Uno-X), concedendo rapidamente un minuto. Rimaste fuori dall’azione, Bingoal Pauwels Sauces WB e Sport Vlaanderen – Baloise tengono tuttavia alta l’andatura riavvicinando il gruppo quanto basta per lanciare Luc Wirtgen e Jens Reynders all’inseguimento, che coronano subito prima e subito dopo lo scollinamento della seconda côte di giornata. Nel frattempo il gruppo lascia invece andare l’azione, concedendo un margine di tre minuti, il giusto distacco secondo Ineos Grenadiers, Quick-Step Alpha Vinyl e UAE Team Emirates che gestiscono l’inseguimento.

A 90 chilometri dalla conclusione della corsa il vantaggio dei fuggitivi scende sotto i due minuti perché in gruppo è salita la tensione e tante squadre cercano di portare i capitani nelle prime posizioni del gruppo.  Il distacco si mantiene attorno al 1’45” al momento dell’ingresso nel circuito finale e scende attorno al 1’30” al termine della Cote d’Ereffe, mentre sulla prima scalata della Cote de Cherave Jens Reynders perde contatto dal gruppetto dei fuggitivi, seguito poco dopo da Wirtgen. Ai piedi del primo passaggio sul Mur d’Huy gli otto fuggitivi rimasti conservano così un vantaggio di poco superiore a 1’15” nei confronti del gruppo, tirato dal Ilan van Wilder (QST) e dagli uomini della Movistar. Qui, inaspettatamente, Tom Pidcock (Ineos Grenadiers) perde contatto dalla prima parte del gruppo, mentre il distacco dei fuggitivi scende fino al 1’03”.

Subito dopo la salita gli uomini della Bahrain Victorious si portano in testa al gruppo con l’obiettivo di provare a rompere il gruppo nel vento. Questa azione non porta a nessun risultato, ma riduce il vantaggio degli attaccanti, che scende sotto i 50″. Al termine della Cote d’Ereffe nel gruppo di testa rimangono Bruno Armirail (GFC), Valentin Ferron (TEN), Simon Guglielmi (ARK), Daryl Impey (IPT) e Jimmy Janssens (AFC). Finita la salita Jan Bakelants (Intermarché-Wanty-Gobert) prova ad uscire dal gruppo, ma nessuno sembra intenzionato a seguire il belga. Nel frattempo i fuggitivi tornano a guadagnare terreno, fino a tornare attorno ai due minuti.

Sulla nuova ascesa della Cote de Cherave Alberto Bettiol (EF Education – EasyPost) lancia all’attacco il compagno di squadra Simon Carr, azione che, arrivati in cima, fa calare di nuovo il vantaggio dei fuggitivi a 30″ su Carr e 40″ sul gruppo, che concede altri 15 secondi all’approccio del traguardo. Subito dopo il Muro d’Huy, mentre Simon Carr raggiunge i battistrada, in testa al gruppo ci sono nuovi scatti con le squadre più attese tuttavia molto attente nelle prime posizioni a non fare andare via nessuno. Dopo aver rifiatato, a 20 chilometri dalla conclusione Carr prova ad andarsene tutto solo, seguito dal solo Ferron.

Nel frattempo è Damiano Caruso (Bahrain Victorious) a scandire il ritmo in testa al gruppo sulla Cote d’Ereffe, ma ben presto gli uomini della Bahrain vengono sostituiti in testa al gruppo dagli Ineos, con Geraint Thomas a lavorare per i compagni. Il forte ritmo permette al gruppo di rientrare sui primi inseguitori, con anche gli uomini della Israel – Premier Tech e Remco Evenepoel (Quick-Step Alpha Vinyl) che si mettono a lavorare in testa al gruppo, andando a riprendere gli ultimi due fuggitivi a nove chilometri dalla conclusione.

Sulla ultima ascesa della Côte de Cherave, ultima possibilità per cercare di evitare lo sprint finale, è la Cofidis a provare a mischiare le carte, lanciando Rémy Rochas. Il francese guadagna qualche metro, respingendo inizialmente Mauri Vansevenant (Quick-Step Alpha Vinyl), che tuttavia resta nel mezzo e approfitta dell’allungo di Soren Kragh Andersen (Team DSM) verso la fine della salita per rientrare al comando. I tre si tuffano in discesa con un margine di una dozzina di secondi sul gruppo, ma subito Rochas perde contatto, senza riuscire a seguire il ritmo e i rilanci del danese, alla cui ruota resta fisso invece Vansevenant. Mentre dietro si lotta per la posizione, i due arrivano in testa al muro finale, ma vengono riassorbiti subito dopo la flamme rouge, quando le pendenze iniziano a farsi serie.

A prendere in mano le redini del gruppo è subito la Movistar, prima con Carlos Verona, poi con Enric Mas, alla cui ruota si fa trovare pronto Alejandro Valverde. Al loro fianco da subito Dylan Teuns (Bahrain-Victorious), mentre Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) e Julian Alaphilippe (Quick-Step Alpha Vinyl) risalgono con un po’ di ritardo. Superate le curve più dure, il gruppo è sempre più allungato, con Teuns che prende in mano la situazione a 300 metri dalla conclusione, portandosi appresso Valverde e un attento Aleksandr Vlasov (Bora-hansgrohe). In quarta ruota è inaspettatamente Pogacar a creare il buco, non riuscendo più a seguire, mentre Alaphilippe è costretto a girargli attorno per cercare di chiudere, perdendo così l’attimo. Anche Vlasov non riesce più a seguire, mentre Valverde sembra in procinto di scrivere un’altra pagina della sua straordinaria carriera, affiancando Teuns per la volata finale. Il belga tuttavia trova le forze per rilanciare, costringendo lo spagnolo a sedersi e accontentarsi di un comunque ottimo podio a 42 anni.

Risultato Freccia Vallone 2022

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