Bahrain Victorious, Matej Mohorič: “Vincere la Sanremo è stato il coronamento di un sogno, ora punto alla Parigi-Roubaix”

La prima Monumento non si scorda mai. Il 2022 di Matej Mohorič ha vissuto un picco indimenticabile con l’arrivo a braccia alzate sul traguardo della Milano-Sanremo, un’impresa che ha di certo nobilitato una carriera comunque già ricca di soddisfazioni. Lo sloveno della Bahrain Victorious è rimasto su alti livelli di condizione lungo la primavera, riuscendo a piazzarsi quinto alla Parigi-Roubaix 2022, e poi ha visto la sua forma calare, anche per via di qualche problema fisico. Così, gli altri due grandi obiettivi della sua stagione, il Tour de France 2022 e Wollongong 2022, sono in pratica saltati, anche se Mohorič ha trovato il modo di vincere la classifica generale della CRO Race 2022, davanti a Jonas Vingegaard.

“La Sanremo era sempre stato il mio sogno – le parole di Mohorič in un’intervista concessa a Siol –  Era anche il punto centrale del mio programma primaverile e sono riuscito a impormi anche grazie all’innovazione tecnologica (lo sloveno del reggisella telescopico della sua bicicletta – ndr). Il grande obiettivo successivo era il Tour de France 2022, ma ho avuto problemi di salute e ho preso la mononucleosi e il Covid-19 allo stesso tempo. Fortunatamente le malattie non mi hanno lasciato conseguenze, anche se poi sono stato male di nuovo e ho dovuto saltare il Mondiale di Wollongong 2022″.

Lo sloveno guarda alla prossima stagione: “I vari problemi sono ormai alle spalle, lo confermano anche i medici. Ora mi aspetta un inverno in cui lavorare duro in vista del 2023. Ci sono molti dettagli su cui posso migliorare ancora. Il ciclismo va sempre a un livello superiore, ogni stagione che passa. Non puoi stare fermo e guardare troppo a quello che hai fatto in passato. Obiettivi? Non vedo l’ora di tornare alla Parigi-Roubaix. Nel 2022 sono andato davvero vicino al podio, ma ho mancato il grande risultato. Sarò ancora più determinato nella prossima edizione”.

Mohorič guarda quindi al velodromo di Roubaix, dove l’ormai ex compagno di squadra Sonny Colbrelli ha dipinto il suo capolavoro più bello: “Storie come quella di Sonny fanno male. Nel suo caso, ancora di più, perché eravamo ottimi amici. Eravamo spesso in stanza insieme, è dura da accettare, ma è la vita. Devi apprezzare le cose che hai perché non sai mai come e quando possono finire”.

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