Giro d’Italia 2023, il primo giorno in Rosa di Geraint Thomas: “Proveremo a tenerla il più a lungo possibile”

Si chiude senza grossi problemi il primo giorno in Maglia Rosa di Geraint Thomas. Ereditato il simbolo del primato del Giro d’Italia 2023 da Remco Evenepoel (Soudal-QuickStep) che ha lasciato la corsa per Covid, il portacolori della Ineos Grenadiers oggi è giunto sano e salvo sul traguardo di Viareggio, conquistato da Magnus Cort (EF Education-EasyPost) ben scortato dai suoi compagni di squadra. La pioggia e il freddo non hanno certo reso semplice l’avventura del gruppo sulle strade italiane oggi, ma la giornata del gallese si è conclusa con il sorriso: è finalmente salito per la prima volta in carriera sul podio per ricevere la Rosa.

La giornata si era aperta con la richiesta dei corridori di accorciare la tappa per le condizioni proibitive: “A noi sarebbe piaciuto schierarci con la maggioranza, ma eravamo anche mentalmente pronti a fare la tappa integrale, perché non c’è nulla di peggio di crede di fare qualcos’altro e poi fare la cosa originaria. Eravamo pronti a tutto”.

“All’inizio è stata veramente dura – ha continuato ai nostri microfoni il classe 1986 – ma abbiamo corso assieme, assicurandoci che ci fosse una fuga giusta per noi. Abbiamo avuto una mano anche dalle squadre dei velocisti. Alla fine è andato tutto bene. Volevo indossare una maglia così iconica fin da quando ero bambino. I sogni sono diventati realtà. Proveremo a tenerla il più a lungo possibile“.

Il nativo di Cardiff ha poi parlato di Evenepoel: “Mi ha mandato un messaggio circa un’ora e mezzo prima che la squadra annunciasse il suo ritiro. È un bravo ragazzo, c’è un grande rispetto reciproco. È stato triste vederlo andare via, perché non vuoi mai che qualcuno lasci la corsa così. Sono sicuro che tornerà più forte”

Il vincitore del Tour de France 2018 si è poi concentrato sulle prossime giornate, in particolare sulla tredicesima tappa, che, nonostante le modifiche al percorso, continua ad incutere un certo terrore: “Sarà una grande giornata. Non abbiamo mai veramente corso in montagna ancora. C’è ancora tanta strada da fare. Siamo forti e al momento ci sentiamo bene, ma può ancora succedere tanto”

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