Giro d’Italia 2018, un portavoce del ministro dello sport israeliano conferma: si parte da Gerusalemme

Gerusalemme è pronta ad accogliere il Giro d’Italia 2018. La notizia era nell’aria da diverse settimane, tanto che della ormai certezza del luogo della Grande Partenza vi avevamo parlato nei giorni scorsi, ma oggi sono arrivate importanti conferme. Attravaerso un comunicato stampa, uno dei portavoce del ministro dello sport israeliano Miri Regev ha ribadito come la partenza sarà in Israele: “Siamo veramente orgogliosi di poter ospitare in Israele qualsiasi evento internazionale e quindi anche il Giro d’Italia, che è una competizione molto importante, con i migliori corridori del mondo al via”.

Per scoprire i dettagli sul percorso però bisognerà attendere la giornata di lunedì quando è in programma la conferenza stampa a cui parteciperanno il sindaco della città Nir Barkat, il ministro dello Sport italiano Luca Lotti, il ministro della cultura e dello sport Regev ed il direttore della Corsa Rosa Mauro Vegni.

3 Commenti

  1. Qui finiamo veramente nel ridicolo. Per la mania di essere i primi ad inventarci stranezze stiamo sprofondando nelle soluzioni sempre più assurde. Visto che si partirà da Israele significa che quanto meno ci saranno tre tappe in quei luoghi cui seguirà un trasferimento in Italia (almeno speriamo!) e una giornata di riposo. La conseguenza sarà quella di trovarci la squadra di Israele invitata al Giro. Provate a verificare gli ordini di arrivo degli atleti israeliani e potrete constatare che spesso si ritirano in massa pur partecipando a gare di secondaria importanza. Come al solito una delle squadre professional italiane non sarà così inclusa tra le partecipanti, togliendo ancora quel pò di interesse e di voglia ai già pochi sponsor del ciclismo. Perché non impariamo dai francesi che prima invitano le loro squadre e in tal modo favoriscono la maturazione degli atleti nazionali? Provate a verificare quante corse ci sono continuamente in Francia e quante corse tradizionali sono invece scomparse in Italia.

  2. La partenza da Gerusalemme constringerà molti media a parlare del Giro. Mi riferisco sopratutto a tanti Tg che spesso non dicono una parola sulla corsa.
    Gianni C

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