Europei Drenthe 2023, Wout Van Aert: “Essere malato ha avuto un certo impatto sulla mia forma, ma voglio cogliere le opportunità che arriveranno”

Il belga punta al successo nella prova in linea europea ma non sottovaluta i rivali: "Penso che italiani e francesi abbiano le squadre più forti"

Wout Van Aert punta al successo nella prova in linea uomini élite degli Europei Drenthe 2023. Il corridore della Jumbo-Visma sarà, assieme ad Arnaud De Lie, una delle due punte della nazionale belga per la rassegna continentale neerlandese, nella quale il 29enne ha già conquistato una medaglia di bronzo nella cronometro vinta mercoledì da Joshua Tarling. Nella tradizionale conferenza stampa pre-gara, il belga ha parlato di diversi aspetti della corsa, a partire dal percorso, che oltre al tratto in linea iniziale prevederà sei giri del circuito finale del Col du VAM, dove si affronteranno due brevi strappi in vista del traguardo.

“È davvero molto strano – le parole di Van Aert, riportate da Wielerflits – Non so cosa si siano inventati quando hanno costruito questa strada. È la prima volta che vedo qualcosa del genere. Le salite sono ancora più brevi di quanto pensassi. Ciascuna salita è poca cosa per i professionisti. Ma a causa della strada stretta, delle curve e delle svolte, sarà comunque dura e si potrà fare la differenza. Devi fare due sprint in breve tempo”.

Il 29enne si dividerà i gradi di capitano con De Lie, e a seconda di come andrà la gara potrebbe anche mettersi a disposizione del più giovane connazionale: “Dobbiamo parlare durante la gara. Arnaud ovviamente possiede un ottimo sprint, anch’io ho un buono spunto finale. È importante fare delle scelte dopo una corsa lunga. Ho corso contro Arnaud una volta e ho vinto, a Plouay l’anno scorso. Ma quando l’ho visto sprintare in Québec, credo che tutto il gruppo abbia pensato: m***a, è più veloce di me. Quindi non ho paura di ammettere che può fare meglio“.

Il belga ha poi analizzato gli avversari, tra i quali uno dei più pericolosi dovrebbe essere Mads Pedersen, anche se Van Aert inserisce anche altri nomi tra quelli dei rivali più pericolosi: “Quando penso ai francesi, penso a Christophe Laporte. Ma mi aspetto molto dal blocco italiano, tradizionalmente sono sempre forti e corrono uniti. Matteo Trentin vorrà cogliere la sua occasione. Con Filippo Ganna ed Elia Viviani hanno dei corridori che arriveranno fino in fondo […] Penso che italiani e francesi abbiano le squadre più forti“.

L’obiettivo del classe 1994 è comunque quello di chiudere bene la stagione con una bella vittoria: “È quello a cui punto. Se arrivasse il Campionato Europeo, allora sarebbe ovviamente qualcosa di molto bello“. Il nativo di Herentals ha però dovuto fare i conti con qualche problema fisico la scorsa settimana: “Essere malato ha avuto un certo impatto sulla mia forma. Nella cronometro sentivo di stare un po’ peggio che in Gran Bretagna (Tour of Britain, ndr) la settimana prima. Domenica spero di poter dire che avevo bisogno della cronometro per fare un altro passo avanti. Voglio cogliere le opportunità che arriveranno. Quindi ci proveremo“.

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