Tour Colombia 2024, Mark Cavendish raggiante: “Prima vittoria molto importante, vedere che questo treno funziona è speciale”

Mark Cavendish fa centro alla prima corsa dell’anno grazie al successo al Tour Colombia 2024. L’ultimo anno della sua straordinaria carriera comincia dunque con il piede giusto, dimostrando ancora una volta una determinazione e resilienza fuori dal comune. Sul punto di staccarsi in salita, lo sprinter di una Astana Qazaqstan costruita attorno a lui non ha mollato, riuscendo a rientrare per riuscire a giocarsi il successo con Fernando Gaviria (Movistar), superandolo al termine di una volata che il team ha dovuto reinventarsi visto che Michael Morkov ha ceduto il posto a Cees Bol, dopo aver già lavorato molto in corso di tappa.

“Sono molto contento – commenta in conferenza stampa dopo il traguardo – Abbiamo già ottenuto una vittoria di tappa con Harold Tejada quindi eravamo già contenti così. Ovviamente sarebbe bello portarsi a casa anche la maglia gialla (il riferimento è allo sprint della prima tappa, ndr), ma non c’è dubbio che riuscire a vincere una volata, vedere che questo treno funziona davvero bene, è davvero speciale. Lo avevamo fatto in allenamento, ma vedere che funziona così bene in gara mi dà una marcia in più”.

Il successo odierno è dunque di grande motivazione per il classe 1985, che vede ricompensato il duro lavoro invernale e la lunga trasferta sudamericana, in altura sin da questo inizio di stagione. “È sempre importante, per qualsiasi velocista, riuscire a mettersi la prima vittoria in tasca – aggiunge – E farlo così presto nella stagione è davvero positivo”.

Nel corso della tappa tuttavia ha dovuto soffrire e lottare, correndo con grande lucidità anche nei momenti difficili: “L’unica cosa da fare in quei momenti è guardare la ruota davanti a te e andare avanti. Ma ho visto che c’era anche Fernando con me, quindi eravamo in una posizione migliore, i due velocisti più attesi, nello stesso gruppo. E non siamo mai stati veramente staccati, quindi ho visto il bicchiere mezzo pieno, dicendomi che c’era l’opportunità di sprintare alla fine, con dei compagni di squadra solidi intorno a me. Ho lottato duramente e sono rientrato abbastanza velocemente. Sono davvero orgoglioso del lavoro che abbiamo fatto”.

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