Green Project-Bardiani Csf-Faizanè, l’astro nascente Giulio Pellizzari: “Il mio idolo era Chris Froome, voglio ripagare la fiducia che la squadra ha avuto in me”

Giulio Pellizzari compirà 20 anni fra pochi giorni. Da 19enne, quindi, è stata una delle note più liete del panorama italiano nella stagione 2023. Il corridore della Green Project-Bardiani Csf-Faizanè si è messo più volte in luce, sia nelle gare di categorie giovanili che in quelle dei “grandi”, dando prova di avere qualità da scalatore non comuni. Nella sua stagione c’è stata una splendida prestazione complessiva al Tour de l’Avenir, dove ha vinto l’ultima tappa e si è piazzato secondo nella generale, preceduto solo dal messicano Isaac del Toro. Ma non vanno dimenticati i lampi fatti vedere al Tour of the Alps, al Giro di Turchia, dove la vittoria di giornata gli è sfuggita per pochissimi secondi, e al Sibiu Tour, tutte corse dove la concorrenza era più “matura” e molto agguerrita.

Non c’è ancora l’ufficialità, in quanto a comunicazioni da parte della squadra, ma nella prossima stagione il marchigiano Pellizzari sarà nell’organico di quella che nel 2024 si chiamerà VF Group-Bardiani Csf-Faizanè: “Sento di essere cresciuto tanto e nel modo migliore possibile – le parole del corridore intervenuto a RadioCorsa – Ringrazio i Reverberi per la fiducia che hanno avuto in me, anche perché da Junior non ero un fenomeno. Loro hanno scommesso su di me e io spero di continuare a ripagare la fiducia nei prossimi anni”.

Pellizzari, scalatore puro, ha un modello di ispirazione non da poco: “Da giovane il mio idolo era Chris Froome – le sue parole – Adesso guardo al 2024 con l’intenzione di fare più gare importanti e di cercare di mettermi in mostra. Essere al Giro d’Italia? Sarebbe un sogno, ho la pelle d’oca già adesso a pensarci. Ma manca ancora parecchio. Devo ancora rimettermi a lavorare sulla cronometro. Da Junior me la cavavo, ma negli ultimi tempi l’ho tralasciata un po’. Nel 2024 tornerò a lavorarci”.

Il marchigiano ha, ovviamente, fatto alzare più di qualche sopracciglio fra gli addetti ai lavori, scatenando anche l’interesse di Alberto Contador: “Mi ha mandato un messaggio durante il Giro di Turchia – ha rivelato Ivan Basso, dirigente della Eolo-Kometa, anche lui presente in trasmissione – chiedendomi se potessimo prenderlo in squadra per il 2024. ‘Alberto, ormai è tardi’ è stata la mia risposta…”.

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