Lotto-Dstny, Arnaud de Lie resiste al corteggiamento di Patrick Lefevere: “Mi chiese se poteva venire con l’elicottero alla fattoria dei miei genitori”

Arnaud de Lie ha solo 21 anni ma ha già ottenuto 19 vittorie da professionista in carriera. Il belga ci ha messo poco per far capire di avere nelle gambe un talento sensazionale e di poter essere un corridore a dir poco dominante, soprattutto su alcuni tipi di percorso. L’impressione è che i margini di miglioramento siano comunque ancora ampi ed è per questo che la Lotto-Dstny ha deciso di investire molto su di lui, garantendogli un contratto che scadrà a fine 2026. I numeri di De Lie erano chiari fin da quando era un giovanissimo interprete di gare locali, tanto che anche Patrick Lefevere, direttore generale della Soudal-QuickStep seguiva il corridore da tempo.

A Lefevere, però, la grande operazione di CicloMercato non è riuscita. A raccontarlo è lo stesso De Lie: “Patrick mi teneva d’occhio fin da quando ero Esordiente – le parole del corridore belga affidate alla trasmissione Internet Live Slow Ride Fast – Ma io già al primo anno da Junior ho firmato il contratto con la Lotto, per unirmi a loro nel 2021. Io lo dissi a Lefevere, specificando che sarei poi passato professionista con loro nel 2022. Lui, però, è comunque venuto a trovarmi un paio di volte, da allora“.

E quelle visite non sono state particolarmente tradizionali: “Una volta è successo nel 2022 e una quest’anno. La prima volta, Lefevere mi ha mandato un messaggio chiedendomi se potesse chiamarmi. Va bene, dissi. Una volta al telefono mi ha chiesto ‘Arnaud, è possibile venire lì da te in elicottero?’. Quando parla in francese ha un certo accento e io non ero tanto sicuro che stessi capendo bene. Lui ha dovuto ripeterlo due-tre volte e alla fine ho capito: ‘C’è spazio lì da te per atterrare con l’elicottero?’. Beh, lo spazio da me non è un problema, dato che io e la mia famiglia abbiamo una fattoria… Pensavo comunque a uno scherzo, finché non l’ho visto arrivare”.

Nonostante gli sforzi di Lefevere, De Lie rimane legato alla Lotto-Dstny: “Lefevere mi ha illustrato un grande progetto, ma il problema è che io ho tante persone fidate intorno, alla Lotto. È una struttura diversa e io inoltre sono ancora giovane – il pensiero del 22enne belga – Inoltre, alla Soudal-QuickStep c’è Remco Evenepoel e c’è anche un’atmosfera differente. Per me, alla fine, le prospettive alla Soudal-QuickStep non erano migliori rispetto a quelle che ho davanti alla Lotto-Dstny“.

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