Arkéa-Samsic, Maxime Bouet appenderà la bici al chiodo a fine stagione: “Ho amato tutto durante la mia carriera: le gioie così come i dolori”

Al termine di questa stagione si concluderà la carriera di Maxime Bouet. Il corridore transalpino, 37 anni a novembre, ha infatti annunciato l’intenzione di appendere la bici al chiodo a fine anno, quando scadrà il suo attuale contratto con il Team Arkéa-Samsic, squadra nella quale milita sin dal 2017 (quando ancora si chiamava Fortuneo-Oscaro). Passato professionista nel 2008 con l’Agritubel, il classe 1986 ha corso per diversi anni anche per l’Ag2r La Mondiale e per due stagioni con la Etixx-Quick Step, conquistando in 16 anni di attività cinque vittorie tra i professionisti: una tappa e la classifica finale della Volta ao Alentejo 2009, la Boucles de l’Aulne 2009, una tappa al Tour de l’Ain 2010 e una al Giro del Trentino 2013, corsa da lui chiusa al terzo posto.

Sedici anni tra i professionisti sono davvero tanti – le parole di Bouet – Ma, d’altra parte, sono passati molto molto velocemente. Da parte mia, mi sento come se ne avessi fatti solo la metà. Questa longevità è il mio successo personale. Ho vissuto una lunga parte della mia vita nel gruppo professionistico, rimanendo ai massimi livelli del nostro sport per quasi due decenni. Ho tenuto duro, ho stretto i denti in certe situazioni, mi sono goduto i bei momenti anche se sapevo che sarebbero stati fugaci. È così, questa è la legge del ciclismo. Ma ho amato tutto durante la mia carriera: le gioie così come i dolori. Questi due sentimenti ti permettono di crescere e andare avanti. Sono inseparabili”.

Spero di lasciare una piccola traccia nella storia del mio sport: quella di un corridore educato, con dei valori. La bicicletta è stata in un certo senso la mia scuola di vita in termini di educazione. È stato il ciclismo a rendermi l’uomo che sono diventato. Questo è tutto ciò che voglio trasmettere ai miei figli: lavorare, superare se stessi e non arrendersi mai. Sono anche orgoglioso di concludere la mia carriera al fianco del Direttore Generale con cui ho iniziato la mia carriera: Emmanuel Hubert. Gli devo tutta la mia carriera professionale. Era impensabile per me mettere la parola fine in una formazione diversa dalla sua”.

Il 36enne, che ha corso l’ultimo Giro d’Italia, non sarà al via né del prossimo Tour de France, né della Vuelta a España, corse nelle quali in passato ha sfiorato il successo di tappa in un paio di occasioni. Per il corridore francese il programma di fine anno (e fine carriera) prevede la partecipazione a Vuelta a Castilla y Leon (26-27 luglio), Tour de l’Ain (31 luglio-2 agosto), Tour du Limousin (15-18 agosto), Giro del Lussemburgo (20-24 settembre), Tre Valli Varesine (3 ottobre), Gran Piemonte (5 ottobre) e Il Lombardia (7 ottobre).

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