Freni a Disco, Chris Froome cambia idea: “Tecnologia in crescita e che renderà il ciclismo più sicuro”

Chris Froome rivaluta i freni a disco. Il corridore britannico in passato aveva espresso alcuni dubbi riguardo questa tecnologia, in particolar modo nel momento del passaggio alla Israel Start-Up Nation, squadra in cui era stato costretto ad utilizzarli dopo gli anni nel Team Sky e nella Ineos Grenadiers, formazione che invece adottava ancora i freni tradizionali. Però, dopo un’intera stagione passata utilizzando biclette con i freni a disco, il trentaseienne ha ammesso in un’intervista esclusiva con Cyclingnews di essersi ricreduto, definendo questa tecnologia valida e con ancora margini di crescita che permetteranno di garantire maggiore sicurezza ai corridori.

“Li ho utilizzati per gran parte della stagione – ha spiegato il quattro volte vincitore del Tour de France – mentre ho corso su freni tradizionali solo una volta o due. Penso che sia una tecnologia ancora in fase di sviluppo per le bici da corsa e che ci siano ancora alcune questioni da risolvere in relazione alle corse tra professionisti. Ma è una tecnologia che si sta evolevendo e personalmente ci ho lavorato con i ragazzi di Factor (azienda produttrice di biciclette di cui Froome è finanziatore ndr). Sono uno dei proprietari, quindi con il mio ruolo posso curare sia la fase di sviluppo sia la fase di feedback. Abbiamo eliminato gran parte dei problemi che avevamo riscontrato con i freni a disco nella prima parte dell’anno”.

Il nativo di Nairobi si è mostrato comunque consapevole dei problemi ancora presente, sapendo inquadrare con precisione gli aspetti su cui lavorare per garantire una sicurezza ancora maggiore: “La distanza tra i rotori e la pinza del freno è piccola, appena uno o due millimetri per lato, quindi c’è il rischio di surriscaldamento e deformazione. Questo può far sì che i dischi tocchino le pinze. Ho visto che l’industria sta facendo cambiamenti e progressi, quindi si spera che la tecnologia possa solo migliorare e rendere lo sport più sicuro“.

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