UAE Team Emirates, Sergio Henao: “I risultati non sono stati quelli sperati, l’anno prossimo Ardenne e Tour”

Sergio Henao ha bisogno di ritrovare risultati convincenti nel 2020. Il colombiano non è riuscito a mettersi in mostra nella sua prima stagione all’UAE Team Emirates, nella quale di certo non ha risposto alle aspettative che la formazione emiratina aveva in lui. Il classe ’87 non ha mai centrato una top five in questa stagione, complice qualche caduta e infortunio, e ha mostrato una netta involuzione rispetto agli anni d’oro nel Team Sky, che lo avevano portato a vincere la Parigi-Nizza nel 2017. Lontano dai migliori anche nelle tappe parziali del Tour de France, si è poi messo al servizio di Tadej Pogacar alla Vuelta a España 2019, in cui il giovane talento sloveno ha centrato il podio e tre successi di tappa.

Il sudamericano ha parlato del proprio 2019 in un’intervista a Revista Mundo Ciclismo: “Il bilancio è positivo, ho avuto incidenti e cadute che mi hanno rallentato. Uno vuole sempre la vittoria, vuole essere più veloce, lottare. I risultati non sono stati quelli che speravo o volevo, o per cui ho lavorato, però è il primo anno in questa squadra, c’è un altro modo di allenarsi, un’altra struttura dopo tanti al Team Sky. Abbiamo fatto una gran Vuelta a España con il nuovo talento Pogacar. Il team è cresciuto, di sicuro in questo 2020 faremo un ulteriore passo avanti”.

Henao ha poi passato in rassegna gli obiettivi per la prossima stagione, stilando il suo calendario: “Ora sono molto motivato per il 2020. Il mio calendario sarà molto simile a quello dell’anno scorso: farò la Vuelta a Catalunya al posto della Parigi-Nizza. Inizierò al campionato nazionale, poi farò Tour Colombia, Catalunya, Giro dei Paesi Baschi, classiche delle Ardenne, che mi piacciono molto, Giro del Delfinato e Tour de France”.

Infine una battuta sul successo di Egan Bernal al Tour de France, prima storica affermazione di un corridore colombiano nella corsa ciclistica più importante: “La vittoria di Bernal è stata storica. È stato uno dei momenti migliori della Colombia nello sport, e può essere l’inizio di molti altri. Almeno lo spero, ma intanto siamo già nella storia. Ci mancava solo il Tour per completare la grande storia del ciclismo colombiano: speriamo ne arrivino molti altri”.

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