UAE Team Emirates, la risposta alle critiche di Bruyneel su Pogačar: “Se può vincere quando è ancora al 70% della condizione, perché non farlo?”

L’inizio di 2023 di Tadej Pogačar è stato spaventoso, almeno per gli avversari. Lo sloveno ha messo insieme 6 giorni di corsa in poco più di una settimana, vincendo per cinque volte: 4 sono stati arrivi singoli e una, invece, la classifica generale, quella della Vuelta a Andalucia 2023. Il tutto sfoderando azioni personali che hanno letteralmente schiantato tutta la concorrenza e che hanno portato anche a qualche opinione non del tutto in linea con quella di un campione straordinario che sembra rendere tutto facile. È il caso delle parole di Johan Bruyneel, ex corridore prima e direttore sportivo poi, che ha mosso parecchie critiche nei confronti del corridore della UAE Team Emirates, oltre che della squadra.

A prendere la parola sul tema è Mauro Gianetti, dirigente della UAE, cui Bruyneel rimprovera il fatto di non “tenere a freno” Pogačar: “Tadej non è ancora al massimo della forma, lo vediamo dai dati che emergono dalle sue prestazioni – il punto di vista di Gianetti raccolto da Het Laatste Nieuws – Non è per niente al 100 per cento e se puoi vincere delle corse pur essendo al 70% perché nonf arlo. Anche Remco Evenepoel dice di non essere al massimo, eppure sta andando bene. Vogliamo dire che va troppo bene, in questo momento, in chiave Giro d’Italia o che è un corridore eccezionale? Per me, è il secondo caso”.

La UAE fa esprimere anche il tecnico Matxin Fernandez: “Ognuno può avere la sua opinione, ci mancherebbe… Ma non bisogna dimenticare che Pogačar quest’anno non ha fatto periodi di allenamento in altura e che il suo programma è stato modificato, inserendo nuove corse, con avversari diversi. In questa fase della stagione lui ha l’obiettivo di sciogliersi e divertirsi. Lo sta facendo”.

Gianetti risponde poi a Bruyneel sulla supposta, da parte dell’ex corridore belga, debolezza della squadra: “Abbiamo 30 corridori in organico e ognuno ha dei momenti stabiliti per essere al massimo. È così che funziona”.

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