UAE-Emirates, Daniel Martin pronto a vivere un 2019 all’attacco

In una stagione piuttosto complicata per la UAE-Emirates uno dei pochi a salvarsi è stato Daniel Martin. L’esperto irlandese si è aggiudicato una tappa al Giro del Delfinato e una al Tour de France, sul Mûr de Bretagne, chiudendo la Grande Boucle all’ottavo posto. In più, grazie alla sua condotta di gara sempre offensiva, derivante anche dalla sua distanza dalle primissime posizioni delle generale, la giuria del Tour gli ha assegnato il premio di miglior combattivo.

Pur non essendo uno dei riconoscimenti più chiacchierati, per l’ex corridore della Garmin salire sul podio di Parigi, grazie al suo coraggio di infiammare le tappe, è stata una piacevole sorpresa: “Per me ha significato molto – spiega Martin a VeloNews – Quando me l’hanno comunicato mi sono emozionato. È un premio per cui sei eletto e che non vinci per meriti tuoi. Significa molto per me avere il rispetto e l’ammirazione per il mio modo di correre“.

Gli attacchi del vincitore della Liegi-Bastogne-Liegi 2013 non sono mai però fini a se stessi, bensì atti a portare a casa il miglior risultato possibile: “Generalmente attacco per vincere, non tanto per il gusto di essere aggressivo – ammette ancora il 32enne nativo di Birmingham – Dietro ogni attacco c’è uno scopo. Analizzo ogni situazione e cerco di capire il momento giusto per farlo. A volte funziona, altre no, ma mi ha permesso di vincere quel premio”.

Nel 2019 l’intenzione è quindi quella di continuare a far divertire i tifosi, ma soprattutto divertire se stesso: “Dopo il Tour il mio morale era davvero alto. Mi ero goduto il correre in bicicletta, sensazione che ogni tanto si può perdere. Pertanto spero di continuare su questa strada”.

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