Soudal Quick-Step, Remco Evenepoel l’unico che può fermare Pogačar: “Un onore. Amo la Liegi e sono qui per provare a vincerla”

Se c’è un uomo che può battere Tadej Pogačar, quello è Remco Evenepoel. Il belga della Soudal Quick-Step, in fase di rifinitura in vista del Giro d’Italia 2023, è atteso al varco alla Liegi-Bastogne-Liegi 2023 come l’antagonista dello sloveno pigliatutto, soltanto nell’ultimo mese e mezzo vincitore di Parigi-Nizza, Giro delle Fiandre, Amstel Gold Race e Freccia Vallone. Evenepoel, dal canto suo secondo soltanto a Roglic al Giro di Catalogna, è quindi pronto a scendere in campo per difendere il titolo conquistato l’anno scorso, quando però Pogacar non c’era.

La vittoria dei Campionati del Mondo gli ha dato però ulteriore fiducia negli ultimi mesi: “Ho guadagnato molta fiducia quel giorno e questo si è tradotto in prestazioni più stabili – ha spiegato a DH.net – Con l’eccezione del Tour de San Juan dove ero ancora un po’ in vacanza, poi ho sempre potuto giocarmi la vittoria”. Tornare sul luogo del delitto un anno dopo non gli mette però pressione: “Questo venerdì al riconoscimento, ho sentito lo sguardo delle persone su di me. Ho i brividi. Sono sicuro che con questa maglia iridata riuscirò a spingere qualche watt in più domenica“.

Scaccia inoltre anche il ruolo di salvatore delle classiche in casa Quick-Step: “Qualunque sarà il risultato lunedì volterò pagina e mi rimetterò al lavoro in vista del Giro, che è il mio obiettivo principale – aggiunge – Adoro La Doyenne. È per me la classica più bella e sono qui per provare a vincerla una seconda volta, ma è soprattutto una grande tappa sulla strada del Giro d’Italia. Sarò in grado di correre al massimo per un giorno e avere l’adrenalina della competizione. Mi avvicino a questa gara con lo stesso spirito della Clasica San Sebastian dell’anno scorso”.

Il ruolo di anti-Pogacar, in definitiva, gli piace “È un onore essere presentato in questo modo – conclude – Significa che si sa che posso ottenere qualcosa. È speciale essere il favorito di un evento. Ma soprattutto bisogna stare calmi, non farsi prendere la mano. Dobbiamo credere nelle nostre capacità e realizzare il nostro piano”.

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