Qhubeka Assos, Fabio Aru: “Sono abbastanza contento della mia condizione al momento, sto lavorando molto per le prossime gare”

Dopo le prime gare stagionali, Fabio Aru racconta i suoi primi mesi con la Qhubeka Assos. Il 30enne sardo, trasferitosi quest’inverno nella squadra sudafricana dopo tre anni difficili alla UAE Team Emirates, nelle scorse due settimane ha partecipato a quattro corse in Francia, le prime con la maglia del team diretto da Douglas Ryder. Il vincitore della Vuelta a España 2015 non si è messo particolarmente in evidenza in queste corse, piazzandosi comunque quasi sempre nelle prime trenta posizioni, preoccupandosi soprattutto di mettere chilometri nelle gambe per migliorare la propria condizione in  vista degli appuntamenti più importanti della stagione.

Sono molto contento di questa nuova esperienza. Mi trovo benissimo con questi corridori e questo staff. Sta andando tutto bene”,  ha dichiarato Aru a DirectVelo, soffermandosi poi sui mesi invernali dedicati al ciclocross: “Ho lavorato molto quest’inverno, soprattutto nel ciclocross. Francamente, questo mi ha fatto stare bene. L’anno scorso ho gareggiato solo per circa 20 giorni e questo ovviamente non è molto per un corridore professionista. Ero abituato al ciclocross negli Juniores e negli Under 23, ma non lo facevo da molti anni. È stato un piacevole ritorno”.

Nello scorso fine settimana, il sardo ha partecipato a Faun Ardeche Classic e Drome Classic, mentre in precedenza aveva corso Tour de la Provence, dove aveva avuto qualche problema fisico, e Tour du Var: “Non avevo mai corso in Francia a febbraio. Sono piacevolmente sorpreso da quello che ho scoperto qui. Queste sono ottime gare per iniziare la stagione, i percorsi sono difficili, interessanti. Sono abbastanza contento della mia condizione al momento, anche se non sono ancora in grado di lottare per la top ten. Sto lavorando molto per le prossime gare, soprattutto la Parigi-Nizza”.

Il 30enne di Villacidro non ha ancora svelato i programmi per il 2021, che dovrebbero comunque vederlo al via di uno tra Giro d’Italia e Tour de France: “Sicuramente, voglio tornare al mio miglior livello. Ma in realtà, a questo punto, penso che sia meglio per me concentrarmi su ogni gara, una alla volta. Non ho un piano a medio o lungo termine”.

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