Parigi-Roubaix 2020, si teme per il destino della corsa: “Il velodromo sarà vuoto e nel migliore dei casi correremo con un sistema di bolle come al Tour”

C’è timore per la Parigi-Roubaix 2020. In una paese in cui la curva dei contagi è in crescita e il governo ha imposto recentemente nuove misure restrittive, c’è preoccupazione anche per la classica francese, in programma il 25 ottobre e che per la prima volta avrà anche una propria versione femminile. Gli organizzatori, interrogati a proposito da Velonews, hanno spiegato che proporranno una serie di nuove misure e che è praticamente certo che non ci saranno spettatori all’interno del velodromo (flebile anche la speranza di vedere un numero ristretto di spettatori).

“Noi proporremo una serie di misure – hanno dichiarato – Ed è certo che il velodromo di Roubaix non sarà gremito di gente. Quest’anno non accadrà, ma in questo business dobbiamo essere flessibili, bisogna adattarsi”.

Ma lo scenario che si prospetta potrebbe essere ancora peggiore: “Per il momento dobbiamo seguire le indicazioni dello Stato. Abbiamo un incontro con la Prefettura la prossima settimana e vedremo come andrà, ma la situazione non sta migliorando. Nel migliore dei casi correremo come al Tour, con un sistema di bolle” è stato il commento del direttore di corsa Thierry Gouvenou che non ha escluso nemmeno che la corsa possa essere cancellata.

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