Lotto Soudal, Benoot pensa al futuro altrove: “Potrei provare a fare classifica in un GT”

Tiesj Benoot si guarda attorno. Passato professionista con la Lotto Soudal nel 2015, sin dalla sua prima stagione il belga si è affermato fra le grandi promesse del ciclismo internazionale, dimostrandosi negli anni seguenti uno dei corridori più completi, capace di brillare in praticamente tutte le classiche, con una buona capacità anche nelle grandi salite e un buon ritmo anche a cronometro. Sbloccatosi lo scorso anno con il brillante successo alla Strade Bianche, primo successo di una carriera in cui non mancano già piazzamenti illustri, il 24enne di Gand arriva a questo 2019 con grandi ambizioni, nella speranza di poter concretizzare ulteriormente la sua crescita, in primo luogo nelle classiche, pur cominciando anche a fare concretamente altre valutazioni, che ritiene lo porterebbero lontano dalla sua attuale squadra.

“Per poter crescere come corridore, non c’è posto migliore della Lotto Soudal – spiega a Het Nieuwsbald colui che è anche cresciuto nelle giovanili del team – A meno che tu non voglia diventare un corridore da corse a tappe. Forse un giorno vorrò provare a fare classifica nei grandi giri. Ma fose lo farò solo quando avrò raggiunto i 30 anni, come ha fatto Geraint Thomas”.

Un progetto ambizioso, ma non del tutto irrealistico se si considerano le sue qualità fuori dal comune, che alla sua prima partecipazione al Tour de France, a 23 anni, gli hanno permesso di ottenere un dignitoso 20° posto, senza preparazione specifica né esperienza. Quarto alla scorsa Tirreno – Adriatico, quinto in passato al Giro di Polonia e alla Vuelta a San Juan, in salita ha dimostrato di poter avere bei numeri, anche se sono comunque ancora tutti da confermare.

Anche per questo il rinnovo con la sua attuale squadra non è dunque scontato: “Tutti vogliono sapere come si posizionano sul mercato – ammette – Rinnovare è sicuramente una possibilità, ma per quanto mi riguardo voglio anche sentire quello che hanno da offrire le altre squadre”.

Ad ogni modo, per il momento la priorità è un’altra, partendo dal pavé con la Parigi – Roubaix come grande obiettivo. “Ho una rivincita da prendere – commenta – Sarà una corsa molto importante, voglio guidare la squadra in questa corsa”. Tornato dall’Argentina, dove ha chiuso in decima posizione, con un problema al polso, non si preoccupa: “Se la Omloop Het Nieuwsblad dovesse corrersi questo fine settimana sarebbe un problema, ma per quando inizierà davvero la primavera la ferita sarà guarita e la fascia sarà messa in un cassetto”.

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