Strade Bianche 2023, al via una Jumbo-Visma tutta per Tiesj Benoot

Alla Strade Bianche 2023 Tiesj Benoot ci vuole riprovare. Il belga ha già vinto la Classica degli Sterrati nel 2018 e, forte di una condizione brillantissima, è il capitano designato di una Jumbo-Visma che non presenta al via della corsa toscana gli altri suoi grossi calibri. Benoot ha vinto la Kuurne-Bruxelles-Kuurne pochi giorni fa e sembra aver superato alla grandissima i postumi dell’incidente che lo ha visto coinvolto lo scorso anno. Toccherà a lui, quindi, svolgere il ruolo di riferimento della formazione neerlandese e duellare, molto probabilmente, con Mathieu van der Poel.

“Secondo me, la Strade Bianche è una corsa individuale – le parole di Benoot alla vigilia – Lavorare di squadra in questa gara è molto difficile. Alla fine, vedi che sono sempre i migliori che restano in lotta per la vittoria. Però noi abbiamo anche Attila Valter, che è uno che può arrivare in fondo. E anche gli altri ragazzi stanno molto bene. Io parto per vincere, ma anche un posto sul podio mi farebbe felice. Ho già vinto questa corsa, quindi dire che sarei contento di un posto nei primi 10 sarebbe curioso. Parto per dare il massimo e per brillare nel finale”.

Benoot aggiunge: “La Strade Bianche è una gara che non mente, arrivi dove meriti di arrivare. Io mi sono goduto la gioia per la vittoria alla Kuurne, è stato un successo speciale. Ma, allo stesso tempo, non ho smesso di pensare agli impegni che avevo in calendario. Quando vinci, devi stare attento a bilanciare i festeggiamenti e la concentrazione. Sapevo che saremmo andati bene, però avevamo l’incognita di vedere se il periodo in altura da cui arrivavo avrebbe dato i suoi frutti. È stato fantastico dominare le gare dell’Opening Weekend come abbiamo fatto”.

Come detto, la formazione neerlandese schiererà anche l’ungherese Attila Valter, che nell’edizione è stato brillante protagonista, tanto da chiudere al quarto posto. Il gruppo dei “calabroni” sarà poi completato dai neerlandesi Milan Vader, Lennard Hofstede e Gijs Leemreize, dal belga Tosh van der Sande e dal tedesco Michel Hessmann.

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