Lidl-Trek, Greg van Avermaet elogia Mads Pedersen: “Quando ha vinto il Mondiale la gente diceva ‘Mads chi?’ – Ora è uno dei migliori al mondo”

Il 2023 di Mads Pedersen è stato sensazionale. Le vittorie sono state sette, che potrà sembrare un numero relativamente basso, ma sono sette successi di peso, fra cui una tappa al Giro d’Italia, una al Tour de France, una alla Parigi-Nizza e una al “suo” Giro di Danimarca, di cui ha anche conquistato la classifica generale. Ma il corridore della Lidl-Trek, che si è imposto anche alla Classica di Amburgo con un’azione favolosa,  ha dato l’idea di essere uno dei pochi al livello dei campioni di questo periodo storico in chiave corse di un giorno: Pedersen, infatti, si è trovato a duellare con Mathieu van der Poel, Wout van Aert e Tadej Pogačar in alcune delle corse più prestigiose del calendario.

Al Mondiale di Glasgow ha dato spettacolo, al Giro delle Fiandre è salito sul terzo gradino del podio e alla Parigi-Roubaix è stato protagonista fino in fondo (quarto, come al successivo Mondiale). E al conto va aggiunta anche la prestazione alla Milano-Sanremo, chiusa al sesto posto, la settima piazza dell’Europeo e anche tanto lavoro utile per i propri compagni di squadra, come successo ad esempio con Giulio Ciccone e l’obiettivo Maglia a Pois al Tour.

Una stagione così, chiusa al sesto posto della graduatoria mondiale UCI, davanti anche a Van der Poel, ha chiarito definitivamente, se qualcuno potesse avere ancora dei dubbi, le potenzialità di Pedersen: “Quando Mads divenne Campione del mondo, ad Harrogate 2019, ricordo che da tante persone sentivo dire ‘Mads chi?’. Adesso nessuno lo dice più. Ora è uno dei migliori al mondo”, il parere di Greg van Avermaet, che ha appena chiuso la sua carriera e che ha visto, per certi versi, con i suoi occhi la crescita di Pedersen.

Il punto di vista di Van Avermaet è sposato anche da Adrie van der Poel, padre di quel Mathieu di cui Pedersen sta diventando fiero avversario: “Per me nel 2023 è stato uno dei più bravi, lo metto fra i 5 migliori della stagione insieme a Jonas Vingegaard, Pogačar e Mathieu. E mi piace molto il fatto che dà sempre il massimo, in ogni momento della corsa, indipendentemente dal fatto che si trovi con Mathieu, Wout o chiunque altro”. Punto, quest’ultimo, su cui Van Avermaet concorda ulteriormente: “Questo è quello che mi piace di questi ragazzi, non fanno troppe tattiche e non lasciano che sia uno solo  a ‘morire’ di lavoro”.

Pedersen non ha ancora lasciato trapelare nulla sul calendario del suo 2024, ma è probabile che ci sia un grande evento già segnato nella sua agenda: i Giochi Olimpici di Parigi 2024, il cui percorso della prova in linea sembra molto adatto alle caratteristiche del 27enne di Tølløse, piccola cittadina dell’isola di Zeeland.

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