Ineos, Gianni Moscon mette nel mirino le classiche: “Ho una grande occasione, voglio essere al 100% al Mondiale”

Gianni Moscon conferma di puntare alle classiche di un giorno, con il Mondiale di Aigle-Martigny 2020 come ciliegina. Il portacolori della Ineos non ha ancora un calendario completamente definito in ogni appuntamento, ma è certo che non correrà alcun grande giro, nei quali avrebbe avuto un ruolo da comprimario, per concentrarsi invece sulle corse di un giorno. Corridore completo, per lui questo 2020 rappresenta una straordinaria occasione per giocarsi le proprie carte in moltissime corse, dalla Strade Bianche alla Parigi – Roubaix, concentrate in appena tre mesi. Non ci sarà un vero e proprio picco, né un obiettivo specifico, con il ciclista trentino pronto a cogliere ogni occasione che gli arriverà, sin dalle prime corse dell’anno. Anche se ovviamente per scoprire la reale condizione avrà bisogno di correre.

“Penso sia il programma migliore visto che nei GT abbiamo sempre capitani forti che puntano alla vittoria – spiega a RaiSport – Il mio ruolo lì sarebbe stato di supporto. Approfitto invece di questa opportunità di poter fare le classiche per giocarmi le mie carte. La mia presenza non è indispensabile e la squadra mi ha dato questa opportunità […] L’idea è di fare una crescita graduale. Sarebbe bello essere subito competitivi, ma senza correre è difficile capire realmente quale è la tua condizione. Abbiamo watt e numeri, ma in gara è un’altra cosa. In corsa ho quella grinta in più che mi permette di andare oltre il limite, cosa che in allenamento mi risulta più difficile”.

Se non sa indicare “un obiettivo in particolare”, il 26enne di Trento spera di riuscire a cogliere l’opportunità di una “stagione breve” che offre molte possibilità ad un corridore come lui. “Se arrivi in condizione buona nel periodo giusto hai tante opportunità per fare risultato – aggiunge con entusiasmo – Il mio obiettivo essere al top a fine settembre e inizio ottobre, poi qualsiasi gara sarebbe un regalone”.

È proprio in quel periodo che cade la rassegna iridata, nella quale spera di esserci per indossare una maglia azzurra che nelle ultime due edizioni lo ha visto protagonista, capace di chiudere nei cinque tanto a Innsbruck quanto nello Yorkshire. Ed è proprio quel bel quarto posto dello scorso anno, in supporto a Matteo Trentin, che ha ridato morale ad un Moscon reduce da una stagione difficile: “Fare una bella corsa al Mondiale ha reso meno amara una stagione andata così-così. Per me Davide è una figura molto importante. C’è stima e fiducia reciproca. Mi è stato molto vicino, il suo aiuto è stato fondamentale per rivedere un Moscon competitivo. Probabilmente credeva più lui in me che io stesso. Sta facendo un ottimo lavoro e sta creando un bel gruppo”.

Anche quest’anno dunque la possibilità per il portacolori della formazione britannica di farsi notare indossando la maglia della nazionale in una rassegna iridata che appare sempre più confermata in terra elvetica. “È un percorso che mi piace – commenta ai microfoni della tv di stato – Duro, ma quando sto bene è adatto alle mie caratteristiche. Se sarà in Svizzera, io continuo ad allenarmi per essere pronto al 100% per il mondiale“.

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