Ineos, niente GT per Gianni Moscon che punterà tutto sulle Classiche

Niente Grandi Giri nel 2020 di Gianni Moscon. Il portacolori della Ineos punterà dunque tutto sulle Classiche in questa stagione così travagliata. Con il nuovo calendario annunciato dall’UCI nelle scorse settimane l’unica possibilità per il corridore trentino era partecipare al Tour de France, ma in un Team Ineos costruito attorno a tre capitani che vogliono vincerlo trovare spazio non è così semplice e la squadra sarà costruita soprattutto per la montagna, con uomini che presumibilmente nel periodo successivo non avranno grandi obiettivi personali. Da tempo erano invece chiaramente esclusi Giro d’Italia e Vuelta a España, vista la concomitanza con le Classiche del Nord, suo terreno di predilezione.

Per il 26enne dunque la possibilità di concentrarsi sulle corse di un giorno, proponendosi spesso come l’uomo di riferimento del team. Corridore in carriera capace di salire sul podio de Il Lombardia, chiudervi ai piedi in un Mondiale mosso come quello dello Yorkshire, ma anche di entrare nei cinque a Parigi – Roubaix e a Innsbruck nel 2018, per lui il nuovo calendario è ricco di opportunità. “Il mio grande obiettivo sono le classiche di ottobre, che sono in concomitanza con la Corsa Rosa – spiega Moscon – Il Tour terminerà a ridosso di quello che, per me, sarà il momento clou della stagione. Il Team Ineos partirà per vincerlo e chi farà parte della squadra per la Grande Boucle non potrà pensare di risparmiare la gamba”.

In una stagione che per lui ricomincerà subito con un obiettivo importante alla Strade Bianche, potrebbe trovare spazio anche la Tirreno – Adriatico, nella quale affiancherà molti dei corridori del team che poi parteciperanno alla Corsa Rosa. Probabile inoltre la sua partecipazione a molte delle tradizionali classiche di fine stagione italiana, nelle quali in questi anni ha sempre mostrato di poter brillare e costruire la sua forma in vista degli ultimi grandi appuntamenti stagionali.

Prima del ritorno alle corse, previsto un mini-ritiro con alcuni compagni tra Tirolo e Dolomiti, non lontano dalla sua residenza a Innsbruck, dove si è trasferito due anni fa. “Negli ultimi anni ho fatto spesso così e si riesce a lavorare bene”, commenta al riguardo dopo aver trascorso il lungo lockdown in famiglia, alternando l’allenamento al lavoro nei campi.

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