Il Lombardia 2019, Cassani difende gli italiani: “Nessuno in top 10? Succede. Il Belgio ha fatto peggio…”

Davide Cassani prende posizione a favore dei corridori italiani. Il commissario tecnico della nazionale azzurra ha  voluto difendere i suoi ragazzi dopo Il Lombardia 2019, in cui nessun atleta di casa è riuscito a ottenere un risultato nei primi 15. Un risultato storico, mai accaduto finora nella lunghissima tradizione della classica delle foglie morte, e di conseguenza sottolineato da tutti i media. Nonostante la presenza al via del due volte vincitore Vincenzo Nibali e di altri nomi potenzialmente interessanti, quali il secondo classificato alla Liegi-Bastogne-Liegi 2019 Davide Formolo e il quarto al mondiale di Innsbruck Gianni Moscon, il migliore italiano è stato Giovanni Visconti (Neri Sottoli Selle Italia), diciassettesimo sul traguardo di Como.

Ieri al Giro di Lombardia nessun italiano nei primi 10. Tutti a rimarcare questa notizia” ha scritto Cassani sul proprio profilo ufficiale di Facebook, aggiungendo una sua considerazione sulla prestazione degli azzurri: “Vorrei ricordare che l’Italia nel ranking mondiale è seconda. Chi è al primo posto? Il Belgio. Quanti corridori del Belgio ci sono nei primi venti dell’ordine d’arrivo del Lombardia? Nessuno. Capita anche nelle migliori famiglie, cioè nazioni, di avere una giornata no“.

In effetti il miglior belga nell’ordine d’arrivo risulta essere Tiesj Benoot (Lotto Soudal), ventiquattresimo al traguardo e ben lontano dai migliori. Non è riuscito a restare con i migliori il suo connazionale Tim Wellens, che ha provato ad avvantaggiarsi sul gruppo nel tratto di pianura tra la discesa successiva al Muro di Sormano e l’inizio del Civiglio. Anche alcuni azzurri sono riusciti a mettersi in mostra con qualche azione o mettendosi a forzare l’andatura in gruppo, su tutti Giulio Ciccone (Trek-Segafredo) e i fuggitivi Davide Ballerini (Astana), Cesare Benedetti (Bora-Hansgrohe), Fausto Masnada (Androni Giocattoli – Sidermec), Marco Marcato (Uae Team Emirates) ed Enrico Barbin (Bardiani-Csf): nessuno di loro, né gli uomini più attesi, è tuttavia riuscito a rimanere davanti nella fase calda della corsa.

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