Giro dei Paesi Baschi 2018, Landa si rassicura: “Sapevo di stare bene, ora vediamo dopo la crono”

Mikel Landa ritrova subito buone sensazioni al Giro dei Paesi Baschi 2018. Apparso non proprio brillantissimo nella prima frazione, facendo fatica a seguire i migliori nelle accelerazioni in salita, il basco fa decisamente meglio nella seconda tappa, riuscendo a cogliere il movimento giusto iniziato da Julian Alaphilippe (Quick-Step Floors), seguendo poi il ritmo dei migliori sino al traguardo. Il capitano della Movistar coglie dunque la quarta posizione di tappa, risalendo dunque ai piedi del podio anche in classifica generale, nella quale ha ora un ritardo di 43 secondi dal francese, ma soli quattro secondi dal corregionale Gorka Izagirre (Bahrain-Merida), che lo precede.

Il bilancio oggi è decisamente migliore rispetto a ieri – commentava nel dopo tappa – Sapevo di essere arrivato bene a questa corsa e che quanto successo era solo per una giornata no, niente di più preoccupante. Sono felice del risultato e delle sensazioni. Anche se sappiamo che perderemo tempo nella crono di giovedì, ci saranno ancora due tappe difficili nelle quali daremo il massimo, pronti a giocarci le nostre due carte per ottenere il risultato per cui siamo venuti. O almrno chiudere la corsa con un buon risultato”.

Con la presenza in squadra anche di Nairo Quintana, la Movistar può infatti giocare su più fronti, con la possibilità di sovrastare tatticamente gli avversari, cercando di sfruttare al meglio le peculiarità di un percorso sempre intenso. “Ci saranno due giornate buone per provare qualcosa – aggiunge – Possiamo mandare gente in fuga, riuscendo anche a trovare alleanze. Saranno tappe molto nervose ed esigenti”.

Se sinora gli uomini forti sono stati Alaphilippe e Primoz Roglic (LottoNL-Jumbo), che in quest’ordine hanno concluso entrambe le tappe disputate, guadagnando su tutti i rivali sin dalla frazione d’esordio, Landa si mostra abbastanza tranquillo riguardo a quel che verrà, pur consapevole che la crono potrebbe essere momento decisivo per capire le concrete possibilità. “Alaphilippe lo conosciamo e sappiamo che su finali come questi, corti ed esplosivi, se la cava molto bene – conclude – Al momento dobbiamo cercare di stargli dietro, a lui e a Roglic, e vedere come va la corsa. Poi vedremo come usciamo dalla crono“. A quel punto, inizia un’altra corsa.

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