Education First, Modolo in cerca di rivincita: “Nel 2019 vorrei vincere di più”

Sacha Modolo arriva al 2019 con grandi motivazioni. Reduce da un anno in cui son mancate le soddisfazioni, il corridore della Education First si presenta al nuovo anno con la voglia di tornare a vincere con più continuità dopo aver alzato le braccia una sola volta nel 2018. A quasi un anno esatto dal suo ultimo trionfo debutterà dunque alla Etoile de Bessèges pronto a dimostrare di aver lavorato bene in questo inverno in cui ha avuto la rivincita come mantra scandito durante i suoi intensi allenamenti, mirati ad un obiettivi preciso.

Nel 2019 vorrei vincere di più perché lo scorso anno la fine stagione è stata un po’ deludente, mi allenavo un sacco ma non riuscivo ad avere risultati, anche se fino al Giro d’Italia, ero sempre stato competitivo – spiega a Oggi Treviso – Il mio primo obiettivo, ora, è di puntare a vincere e a fare bene in tutte le corse che affronterò”.

Dopo l’esordio in Francia la sua prima parte di stagione ricalcherà in buona parte quanto fatto lo scorso anno, volando negli Emirati per partecipare all’UAE Tour a fine febbraio. Poi il ritorno in Italia per Tirreno – Adriatico e Milano-Sanremo, alle quali seguiranno le numerose classiche del Nord, con il Giro delle Fiandre come culmine della primavera. Poi la preparazione specifica per il Giro d’Italia, nel quale non nasconde di voler tornare a vincere. “In realtà non guardo le tappe anche se so che ci sono 9 tappe per velocisti – ammette – Voglio correre bene; tornare a vincere delle tappe al Giro che per me sarebbe davvero un grande obiettivo raggiunto”.

In scadenza quest’anno con la formazione statunitense, spera di poter continuare in questa squadra, con la quale si è aperto a tante novità, con un calendario maggiormente incentrato sul pavé, che dopo il sesto posto al Fiandre 2017 è diventata una specialità alla quale poter guardare con nuove ambizioni. Senza tuttavia dimenticare il suo primo grande amore: la Classicissima.

Il mio chiodo fisso rimane la Milano-Sanremo proprio perché arrivai quarto nel mio primo anno da professionista e spesso me lo sento ripetere ‘la puoi vincere’ – commenta – Però il ciclismo non è matematica ma ce la metterò tutta. Quest’anno mi sono allenato bene e penso di avere un’ottima forma fisica. Questa gara l’ho sempre finita nel primo gruppo ma è così una corsa strana che anche se vai forte non è detto che la vinci perché entrano in gioco molte varianti a differenza delle Fiandre che se vai forte arrivi davanti”.

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