Deceuninck-QuickStep, Julian Alaphilippe: “Voglio tornare al Fiandre per vincere! Al Tour per le tappe poi i Giochi”

Julian Alaphilippe ha definito i suoi obiettivi principali per il 2021. Il campione iridato ha messo ancora una volta al centro della sua stagione le Classiche, soprattutto il Giro delle Fiandre con la quale, evidentemente, ha un conto aperto. Nell’ultima edizione, infatti, uno sfortunato incidente con una moto lo ha privato della possibilità di giocarsi il successo con Mathieu van der Poel e Wout Van Aert. Il corridore della Deceuninck – QuickStep ha confermato, inoltre la sua presenza al Tour de France 2021 nel quale, però, non curerà la classifica ma punterà, piuttosto, ai successi di tappa ed affinerà la sua condizione in vista dei Giochi Olimpici di Tokyo, altro suo grande obiettivo.

Il transalpino, che ha chiaramente fatto capire di non temere la maledizione della maglia iridata rispondendo con un laconico e divertito “no” alla domanda al riguardo, ha fissato gli appuntamenti principali del suo 2021, nel quale vuole onorare al meglio la sua maglia arcobaleno, soprattutto nelle Classiche: “Sicuramente dopo l’esperienza di quest’anno al Fiandre, sono ancora più motivato per tornarci e cercare di vincere – ha spiegato durante la presentazione della squadra – Nei GT ho lo stesso obiettivo di sempre, non farò il Tour de France per fare classifica, anche se poi non si può mai sapere. Ma il mio obiettivo principale è fare bene nella prima parte di stagione, fino alla Liegi-Bastogne-Liegi. In quel periodo voglio essere in forma e gestirmi per stare bene in tutte le corse”.

Alla Grande Boucle quindi il suo obiettivo non sarà la classifica generale, ma andare a caccia di tappe con uno sguardo certamente verso i Giochi Olimpici di Tokyo: “Non conosco tutte le tappe del Tour, al momento non ho ancora visto il percorso nei dettagli visto che manca ancora molto e ci sono impegni importanti prima. Ma so che ci sono tappe adatte a me in cui potrò fare bene e non vedo l’ora arrivino quelle tappe – ha ammesso – Tokyo potrebbe essere un obiettivo per me, vedremo come andrà il Tour, ma sicuramente anche Tokyo può essere per me un obiettivo importante”.

Il campione iridato aggiorna sulle condizioni della sua mano, operata dopo l’incidente con la moto al Giro delle Fiandre: “La mano sta bene, decisamente meglio rispetto a dicembre. Lavoro costantemente alla rieducazione, sto ancora facendo esercizi, ma non posso ancora fare le volate. Sono migliorato, miglioro giorno dopo giorno, ma ho bisogno ancora di qualche settimana. Non sono preoccupato, è normale, spero di essere in forma soprattutto in vista delle classiche del pavé”.

La sua stagione di corse inizierà in patria, al Tour de la Provence dove sono attesi diversi big: “Non puoi mai sapere se sarai al meglio quando inizi la stagione. Per me prima di tutto era importante iniziare con la maglia iridata in Francia. Quindi al Tour de la Provence c’è un buon percorso e sono felice di poter iniziare lì. Per me ora intanto è importante costruire la forma, poi lì vedremo come sto visto che poi arriva un bel blocco di corse. Poi dovrei fare la Omloop Het Nieuwsblad, ma per il resto ancora non lo so. Sto anche aspettando il percorso della Tirreno-Adriatico per decidere meglio quale potrà essere il mio programma”.

Ovviamente, poi, ai Mondiali nelle Fiandre sarà determinato a difendere la sua maglia iridata, magari, se la situazione sanitaria lo consentirà, con la presenza del pubblico: “Spero che la situazione sarà meglio per i Mondiali. Ovviamente, se tutto va come deve andare, con un grande pubblico sarà una bellissima atmosfera. Al momento so solo che si fa la salita della Freccia del Brabante, ma niente di più. Con il CT abbiamo iniziato a parlarne, ma vedremo un passo alla volta. Ora sono concentrato sulla prima parte verso le Classiche, poi arriveranno il Tour de France e i Giochi Olimpici. Dopo penserò ai Mondiali, prendo le cose con serenità. Sicuramente ci sarà pressione, ma non voglio dimenticare di godermi la maglia il più possibile”.

Il corridore transalpino rivela, inoltre, di avere una corsa alla quale desidera partecipare almeno una volta prima di finire la carriera: “Non ho mai corso la Parigi-Roubaix. Sicuramente un giorno la voglio fare, prima della fine della mia carriera voglio provarci. È una corsa storica e dura, non so se per me è troppo dura, ma sicuramente vorrei provarci”.

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