Bahrain-Merida, le alternative di Nibali alla Vuelta in ottica Mondiale: poche corse, ma tanta Italia

Con l’incerta partecipazione alla Vuelta a España 2018, si apre un nuovo scenario per Vincenzo Nibali. Il calendario del siciliano rischia infatti di essere fortemente compromesso dalla caduta al Tour de France 2018 che lo costringerà all’operazione la prossima settimana. L’obiettivo di questo intervento è chiaramente accelerare i tempi per permettergli di correre in Spagna, preparazione ideale per il Mondiale di Innsbruck 2018, ma se non vi dovesse riuscire in casa Bahrain – Merida si sta valutando “un piano alternativo, con un ritiro e poi la partecipazione ad altre gare”, come spiega Paolo Slongo alla Gazzetta dello Sport.

Le corse effettivamente non mancano e il siciliano sarebbe così la grande star delle corse italiane di fine estate come Coppa Agostoni, Coppa Bernocchi, Giro della Toscana, Coppa Sabatini, Memorial Pantani e Trofeo Matteotti, come fu già nel 2015, quando per altri motivi sostanzialmente non corse la Vuelta presentandosi al via con grandi motivazioni e da grande protagonista. In precedenza, possibile la trasferta in Canada visto che al contemporaneo Tour of Britain, forse più interessante, la squadra non è tra le 20 squadre iscritte (elenco dato attualmente come definito dagli organizzatori, che potrebbero comunque cambiare qualcosa se dovesse arrivare un corridore di primo piano come lo Squalo dello Stretto).

Per quanto riguarda le corse precedenti, l’incertezza è chiaramente capire la sua condizione. Se non sarà al via della corsa spagnola, in programa dal 25 agosto, potrebbe essere comunque abbastanza in forma per essere al Gp Plouay, che invece si correrà domenica 26 agosto? Non impossibile, calcolando che ben diverso è decidere di partecipare ad una corsa di tre settimane piuttosto che a una classica di un giorno, soprattutto senza ambizioni di risultato, quindi con stress (e rischi) decisamente minore.

Potrebbero a quel punto seguire, sempre a seconda della eventuale partecipazione alla corsa britannica che si correrà dal 2 al 9 settembre, la Brussels Cycling Classic e il GP de Fourmies, in programma il fine settimana successivo. In questo caso gli organizzatori non hanno ancora diramato le formazioni iscritte, quindi una richiesta della formazione emiratina sarebbe molto probabilmente ben vista (anche se bisogna sempre fare i conti anche con le eventuali esigenze di budget dell’organizzazione).

Tutto ovviamente dipenderà dalle tempistiche che emergeranno con maggiore chiarezza solo in seguito all’intervento, ma anche dalle sensazioni di Nibali una volta ripresi gli allenamenti. Difficile in questo senso anche calendarizzare un eventuale ritiro sostitutivo alla Vuelta, che potrebbe tuttavia a quel punto iniziare proprio nel periodo in cui la corsa spagnola si lancerà. Lo scenario forse ideale in quel caso sarebbe poi presentarsi al via della rassegna britannica, che offrirebbe otto tappe per una corsa nel complesso abbastanza intensa, alla quale seguirebbero la settimana successiva altri sette giorni di corsa in Italia.

Un totale dunque così di 15 giorni di gare. Si potrebbe arrivare ad un massimo di 17 forzando un po’ la mano e facendo eventualmente il ritiro in precedenza, quindi prendendo il via di Plouay e Bruxelles, per poi volare il giorno dopo subito in Gran Bretagna. In quel caso tuttavia il ritiro dovrebbe essere fatto ancora prima. Se invece salterà il Tour of Britain, diminuiscono drasticamente i giorni di gara, con un massimo possibile di 13, affrontando anche la trasferta in Canada.

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