Astana, Rodrigo Contreras: “Il nuovo calendario non è favorevole per i corridori. Vorrei essere come Pantani…”

Rodrigo Contreras sembra preoccupato per il prosieguo della stagione. Il colombiano sta vivendo la sua seconda grande opportunità in un team World Tour, dopo che l’Astana gli ha concesso la chance di dimostrare di nuovo il proprio valore con un contratto biennale firmato nel 2019. In precedenza il sudamericano aveva corso una stagione con la Etixx-Quick-Step, venendo rallentato da qualche infortunio e tornando a correre nelle Continental del suo Paese. Il primo successo da professionista in carriera, ottenuto a marzo 2019 nel Tour du Rwanda, potrebbe non bastare di per sé a ottenere un rinnovo, e per questo la situazione causata dal coronavirus potrebbe creare diversi problemi al 25enne, che si trova a uno snodo fondamentale della sua carriera.

Il classe ’94 ha commentato a Ciclismo Internacional l’attuale situazione nel mondo del ciclismo, con il nuovo calendario che inevitabilmente porterà a concentrare le corse nello stesso periodo e, realisticamente, a non concedere il dovuto spazio a tutti i professionisti: “Non è un panorama molto favorevole per i corridori. Le grandi squadre come l’Astana hanno 30 corridori e le grandi corse ne possono avere solo otto. Lo sportivo ne perderà perché non potranno correre i Grand Tour. Non so come sarà la ripartenza. Se si farà il Tour, sarà complicato vedere correre otto della squadra e gli altri ventidue tra il pubblico“.

Contreras ha poi pensato agli altri due appuntamenti da tre settimane, per concludere infine ricordando il suo idolo: “Non so che Grand Tour correrò. Mi piacerebbe la Vuelta, o magari il Giro. La Spagna mi piace perché ci sono strade ampie, l’Italia mi sarebbe piaciuta perché la corsa si tiene quando fa freddo e in queste condizioni do il mio meglio, le gambe girano bene. Nella Vuelta fa più caldo, a me il freddo piace di più. Vorrei essere come Pantani, ma non mi cresce il pizzetto… Era un’inspirazione“.

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