Vuelta a España 2023, Sepp Kuss resta prudente: “Ancora presto per dire che un Jumbo-Visma vincerà la Vuelta”

Sepp Kuss appare come il grande vincitore della tappa regina della Vuelta a España 2023. Secondo al traguardo, superato solo dal compagno Jonas Vingegaard, l’attuale leader della corsa ha aumentato il suo vantaggio sul corridore che lo segue, che ora non è altri che l’altro compagno Primoz Roglic, ma soprattutto con l’intero podio ora in mano alla Jumbo-Visma si potrà pensare a giocare semplicemente sulla difensiva visto l’ampio margine sui rivali. La strada è ancora lunga e molto può succedere, tuttavia è chiaro che dopo la dimostrazione odierna il primato della compagine neerlandese appare inattaccabile e chiaramente i suoi due capitani non potranno attaccare il loro gregario di lusso, colui che in questi anni li ha sempre supportati nei loro successi (unica costante nei sei GT conquistati dal team è infatti la presenza fissa dello scalatore di Durango).

“Per noi è stato uno scenario da sogno – commenta dopo aver ricevuto la sua sesta Maglia Rossa – È stata una tappa durissima, in salita, in discesa… CSiamo stati concentrati al massimo per tutto il giorno e per tutto il giorno c’è stao un ritmo altissimo. La squadra ha fatto un lavoro straordinario. Eravamo ancora in tanti quando in testa erano rimasti solo 20 uomini. Soprattutto Robert Gesink ha fatto un lavoro straordinario, sempre in rimonta, sempre in sella… E poi Wilco [Kelderman] è stato sempre in testa sul Tourmalet. Jonas [Vingegaard] ha fatto una corsa impressionante partendo da così lontano”.

Se il canovaccio è stato rispettato, con la giornata che doveva essere per il vincitore del Tour de France intenzionato a vincere nel giorno del compleanno della figlia, il modo per arrivarci è un po’ cambiato adattandosi a quanto stava succedendo in gara: “Nella prima salita abbiamo sentito che Remco Evenepoel stava perdendo contatto. Prima di allora volevamo fare più o meno il nostro ritmo, ma quando l’abbiamo sentito abbiamo cercato di allungare il distacco e poi la Bahrain ha preso il sopravvento in discesa. Si sono così creati grandi distacchi e da quel momento in poi è stata una gara vera e propria”.

Nel finale poi si è tornati allo schema iniziale: “Sapevamo che con noi tre davanti, se Jonas fosse andato via, avrebbe costretto gli altri a pedalare con Primoz e me a ruota. Per tutta la tappa, Jonas si è sentito molto bene e oggi è il compleanno di sua figlia, quindi è stata una motivazione in più.  Oggi è stata una tappa molto dura, domani ci sarà un’altra tappa di montagna molto dura”.

Con tre uomini sul podio provvisorio nella generale e la grande dimostrazione di forza odierna dell’intero team, tutto sembra apparecchiato per una ultima settimana trionfale per il team giallo-nero, ma lo statunitense preferisce restare prudente (o scaramantico: “Tutti questi sforzi iniziano ad accumularsi e c’è ancora molto da correre. Siamo contenti di come siamo riusciti a giocare le nostre carte oggi. Siamo in un’ottima posizione e vedremo come comportarci nelle altre tappe, ma è presto per dire che un Jumbo-Visma vincerà la Vuelta”.

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