Vuelta a España 2023, Remco Evenepoel prudente: “Possono andare bene una vittoria di tappa e un posto tra i primi tre della classifica finale”

Remco Evenepoel è pronto a difendere alla Vuelta a España 2023 il titolo conquistato lo stesso anno. Il belga della Soudal Quick-Step è reduce finora da una stagione in chiaroscuro che lo ha visto ritirarsi dal Giro d’Italia quando era in Maglia Rosa a causa di una positività al Covid e poi rientrare in ottima condizione in estate vincendo la Clasica San Sebastian e poi la Maglia Iridata a cronometro. In ogni caso sembra nelle condizioni psico-fisiche migliori per essere grande protagonista della corsa spagnola al via questo sabato.

“Il mio obiettivo più grande è quello di non prendere il COVID-19 – ha ammesso nelle ultime dichiarazioni prima della partenzaA dire il vero spero in una vittoria di tappa e in un posto tra i primi tre della classifica finale. Trovo difficile dire che voglio assolutamente la vittoria finale. Possono succedere tante cose in un Grande Giro, guarda cosa successo al Giro. Puoi avere una brutta giornata, puoi cadere o ammalarti. Potrebbe andare storto ogni giorno durante le tre settimane”. Il fatalismo lascia però spazio però alla consapevolezza dei propri mezzi: “Sono migliorato, credo. L’anno scorso sono riuscito a entrare nella top10. E ho vinto. Ora dico tra i primi tre. Può essere una buona Vuelta anche se vinco qualche tappa e non finisco in testa alla classifica generale. Vedremo”.

Vista la giovane età, l’obiettivo è anche quello di migliorare la conoscenza di se stesso: “Voglio dimostrare anche che posso correre in difesa – aggiunge – Questa Vuelta è completamente diversa rispetto allo scorso anno. La prima settimana è dura, ma mi aspetto che la differenza si faccia nella seconda e nella terza settimana. Fino ad allora, non dobbiamo controllare con la squadra. A proposito, sono andato a vedere l’Angliru. L’anno scorso non abbiamo fatto ricognizioni. E poi ho scoperto che è andata contro di me. Non voglio sperimentarlo di nuovo quest’anno. Ma l’Angliru non è certamente l’unica salita ripida. Sono felice di essermi preparato su questo”, ha quindi concluso.

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