Vuelta a España 2023, Remco Evenepoel: “La Jumbo-Visma è fortissima: magari io, Ayuso e Mas potremmo anche collaborare…”

Remco Evenepoel è quasi a metà percorso della Vuelta a España 2023, affrontata con l’obiettivo di doppiare il successo dello scorso anno. Sulla strada del belga, però, c’è in particolare la Jumbo-Visma, che ha deciso di schierare nel Grande Giro spagnolo il duo Primož Roglič-Jonas Vingegaard, oltre a quel Sepp Kuss che è ormai universalmente riconosciuto come uno dei migliori scalatori al mondo. La missione di Evenepoel, quindi, è particolarmente complicata.

“Non possiamo dimenticarci che Kuss attualmente è in Maglia Rossa – le parole di Evenepoel raccolte da WielerFlits – Potrebbe diventare pericoloso anche lui per la vittoria, soprattutto se dovesse far bene la cronometro, anche se l’ho visto un po’ più in difficoltà nelle due tappe prima del riposo. Credo che la Jumbo-Visma punti sempre su Roglič e Vingegaard”. 

Hai detto niente… “Non è facile trovare una strategia da seguire per provare a batterli, ma lo sapevamo già prima di cominciare. Dovremo fare del nostro meglio e vedere come andrà. Il favorito numero uno al momento? Difficile fare un solo nome. Però, se guardiamo alla classifica attuale, fra i grandi favoriti della vigilia quello messo meglio sono io. Ma siamo tutti molto vicini in termini di prestazioni e mancano ancora tante tappe difficili”.

Il campione della Soudal-QuickStep prova a immaginare qualche scenario tattico futuro: “Penso che Enric Mas, Juan Ayuso e anche João Almeida possano essere molto importanti per me nelle prossime due settimane. È più facile lavorare insieme che non provare a risolvere problemi da soli. Sappiamo che la Jumbo ha tre corridori fortissimi e dovremo trovare un modo per riuscire a metterli in difficoltà. Vedremo come sarà la situazione in classifica dopo la crono, ma non penso sia una falsità dire che io, Mas e Ayuso potremo anche collaborare, in un certo modo“.

E Mikel Landa (attualmente quinto nella generale e futuro compagno di squadra di Evenepoel – ndr)? “Partirà prima di me nella cronometro, vediamo se potrà già darmi una mano già in questo caso – scherza il belga – No, dài. Mikel è qui per fare la sua corsa e ottenere i suoi risultati. Siamo professionisti e sappiamo che fino all’1 gennaio 2024 sarà così. Può capitare magari in corsa che ci si aiuti, ma non mi aspetto assolutamente che lui inizi già da adesso a lavorare per me. Non sarebbe giusto e non funziona così“.

Di fronte ai corridori, dopo la cronometro di Valladolid, ci sono tante salite, fra cui i Pirenei: “Nelle prime 9 tappe sono andato bene su salite di circa 30 minuti di sforzo, ora devo vedere come andrò su quelle di durata fra i 45 minuti e l’ora. Di solito, sforzi così lunghi mi riescono bene. Però, dovrò anche capire come andrà quando ci sarà una successione di grandi salite. Credo di essermi preparato bene, tanto che in quel periodo andavo meglio su salite lunghe che su strappi esplosivi. Vedremo”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio