UAE Team Emirates, Aru verso il no a Tricolore e Tour, sì a Vuelta e Mondiale

Ancora incerto il programma di Fabio Aru. La UAE Team Emirates al momento non vuole lasciar trapelare niente, preferendo ancora non rivelare nulla riguardo una partecipazione che ormai sembra comunque sempre più remota ai Campionati Italiani o al Tour de France. Ne abbiamo provato a parlare in questi giorni con alcuni esponenti della squadra, ma non essendoci ancora nessuna decisione definitiva, non c’è stata alcuna dichiarazione che vi possiamo riportare. L’impressione che abbiamo avuto in questi scambi tuttavia è la stessa che emerge da più parti, ovvero che Cavaliere dei Quattro Mori non difenderà la sua maglia tricolore, né sarà al via della Grande Boucle.

Fuori forma visto che non corre da quando ha lasciato il Giro d’Italia, dovendo anche stare fermo in attesa di conoscere i risultati delle analisi a cui si è sottoposto, il sardo prenderebbe il via solo per una partecipazione aneddotica che nulla aggiungerebbe né alla prova stessa, né alla sua stagione, anche considerando un percorso in cui difficilmente potrebbe avere un ruolo. Probabile dunque che in questo senso sia anche arrivato il benestare di Davide Cassani al riguardo, per il quale la partecipazione al tricolore è propedeutica alla convocazione in azzurro (ovviamente, a meno di infortuni o malattie, situazione nella quale il sardo potrebbe sostanzialmente rientrare).

Sarebbe in questo senso inutile anche prendere il via di un Tour in cui sembra impossibile possa giocare un ruolo per la generale, dove invece il compagno Daniel Martin può avere ottime chances, ma anche che riesca a trovare la forma per essere competitivo per un successo parziale è tutt’altro che scontato visto il momento attuale. Sarebbe dunque meglio piuttosto ritornare al piano originale, ovvero partecipare alla Vuelta a España in ottica iridata, un Mondiale di Innsbruck 2018 per il quale potrebbe ritrovare invece la gamba giusta e proporsi con un ruolo di spicco, in prima persona o in supporto a Vincenzo Nibali.

Per arrivare in buona forma a settembre, in quello che per lui potrebbe essere il mese del riscatto, Aru dovrebbe dunque rientrare alle corse ai primi di agosto, con la partecipazione al Giro di Polonia (4-10). In precedenza dunque un luglio di preparazione e allenamento di intensità crescente per riprendere per mano la sua stagione, risolvere i problemi alimentari, e scacciare dubbi e polemiche che gli son piovute addosso. Una scelta ragionata, in cui avrebbe prevalso la testa e la pazienza rispetto al cuore e alla voglia immediata di ripartire.

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