Tour de France 2020, ASO: “Con due casi di positività al coronavirus la squadra dovrà lasciare la corsa”

ASO ha stabilito regole molto rigide per garantire lo svolgimento del Tour de France 2020. Gli organizzatori della Grande Boucle che prenderà il via da Nizza il 29 agosto hanno diffuso un documento di 18 pagine in cui sono descritti tutti i protocolli e le misure prese per evitare possibili contagi di coronavirus durante la corsa. Il documento, anticipato da VeloNews, specifica che, in caso di sintomi sospetti o positività al Covid-19 da parte di due o più membri della stessa squadra, sarà la stessa squadra a dover abbandonare la corsa che potrà continuare regolarmente.

“Se due o più persone della stessa squadra presentano sintomi fortemente sospetti o sono risultate positive al COVID-19, la squadra in questione verrà espulsa dal Tour de France – si legge nel documento – I suoi corridori non saranno autorizzati a iniziare il Tour de France (o la tappa successiva) e al personale della squadra verrà ritirato l’accredito”. Dunque, in questo modo sembrerebbe scongiurato il rischio di una sospensione dell’intera manifestazione nel caso vengano rilevati positivi al coronavirus durante le tre settimane di gara. Inoltre, il rigido protocollo non limita l’espulsione dalla gara solo ai casi confermati di COVID-19, ma anche chiunque mostri più sintomi gravi di infezione verrà escluso anche prima che venga eseguito un controllo.

A questo punto sarà decisivo il ruolo dei medici delle squadre e dello staff medico di gara che dovranno stabilire se un corridore che mostri sintomi di lieve entità possa essere in grado di iniziare una tappa. Infatti, i dottori dei team devono assicurarsi che i corridori compilino ogni giorno un modulo sanitario, sia prima che dopo la tappa, al fine di identificare eventuali problemi di salute. Queste informazioni verranno quindi condivise con i medici di gara e un responsabile riguardo al Covid-19 nominato dall’organizzazione del Tour.

Inoltre, viene specificato che chiunque entri in stretto contatto con un corridore o un membro dello staff che risulti positivo durante la gara potrebbe anche essere rimosso dal Tour, oltre a dover affrontare un periodo di isolamento di 14 giorni. Come già specificato dall’UCI, il concetto di “bolla” è fondamentale, infatti, per entrare nella rispettiva “bolla”, tutti i corridori, i membri dello staff e il resto del personale devono superare due controlli COVID-19. È previsto, inoltre, che tutto l’entourage del Tour verrà testato nuovamente durante i giorni di riposo, il 7 e il 14 settembre.

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