Un anno fa… Parigi-Roubaix 2019, ancora niente squadra per Tafi ma resta ancora una pista

Andrea Tafi non ha ancora trovato una squadra. Gettatosi anima e corpo nel suo folle e romantico progetto di partecipare alla Parigi – Roubaix 2019 a venti anni dal successo ottenuto nel famoso velodromo, il 52enne toscano tuttavia non è al momento riuscito a convincere una formazione a dargli una possibilità. Una ricerca che comunque ha intenzione di continuare almeno per le prossime due-tre settimane, avendo fissato la prima settimana di febbraio come data ultima per prendere una decisione. Dopo aver parlato con molte squadre, al momento sembrerebbe essere rimasta solo una pista, in una squadra che sarebbe disposta a dargli un posto facendogli correre solamente quella corsa.

“Non è uno scherzo per me, ma un vero obiettivo – spiega Tafi a Het Nieuwsblad – Mi alleno tanto quanto durante i miei anni di professionismo, mi auguro davvero di poter essere al via della corsa. Al momento non posso dire niente riguardo la possibile squadra, ma voglio che la situazione sia stabilita entro la prima settimana di febbraio”.

Intanto, tra le perplessità riguardo il suo ingaggio emergono due aspetti principali. Innanzitutto il costo dell’ingaggio, ovvero necessariamente quello del minimo sindacale, fissato a circa 30 mila euro per l’intera stagione. Una somma che potrebbe anche essere recuperata in investimenti pubblicitari (il corridore di Fucecchio ha più volte spiegato di voler documentare tutta la sua esperienza in attraverso i social e un documentario), ma che comunque andrebbe sostenuta.

Mentre secondo altre indiscrezioni, riportate da VeloNews, ci sarebbero anche questioni etiche. Non legate al presente, visto che Tafi è regolarmente iscritto all’elenco dei corridori controllabili nell’ambito del passaporto biologico, ma rispetto al passato. Quando infatti nel 2013 furono testati alcuni campioni risalenti al Tour de France 1998, risultarono alcune positività all’EPO. Fra i numerosi corridori che furono indicati anche proprio Andrea Tafi, il che sembrerebbe lascerebbe perplesse alcune squadre.

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