UCI, Andrea Tafi ufficialmente registrato

Un altro passo avanti per Andrea Tafi. Il suo sogno di partecipare alla Parigi – Roubaix 2019 si fa sempre più vicino e, in attesa di avere conferma ufficiale riguardo la sua firma con una squadra (presumibilmente WorldTour, con la Dimension Data come maggior indiziata), il 52enne risulta ora ufficialmente registrato all’UCI e può essere controllato nel quadro del passaporto biologico. Il corridore appare nell’elenco aggiornato il 13 novembre, ovvero due giorni fa, momento dal quale aveva dieci giorni per iscriversi al sistema ADAMS e iniziare le procedure di reperibilità.

Uno step fondamentale visto che altrimenti non potrebbe partecipare ad alcuna corsa WorldTour. L’inserimento nel gruppo registrato ai fini dei controlli dell’UCI è dunque propedeutico per poter correre ad alti livelli, visto che in questo elenco figurano tutti i corridori di squadre Professional e WorldTour. Non sono invece obbligati i corridori di squadre continental, anche se se ne trovano alcuni come l’altro veterano Davide Rebellin, ad esempio. Esiste dunque un tempo di latenza prima che questo inserimento porti all’autorizzazione a correre, che deve arrivare dopo aver subito anche i primi controlli.

Tempistiche che comunque il corridore di Fucecchio così facendo ha largamente anticipato, senza correr alcun rischio al riguardo. Classe 1966, malgrado un lungo passato da professionista, per Tafi questa sarà una novità assoluta visto che l’introduzione del passaporto biologico risale a quando si era già ritirato, nel 2009. Dovrebbero ora volerci circa due mesi prima che l’ex Mapei possa essere elegibile e convocabile per una corsa WorldTour. Considerando che l’Inferno del Nord (forse l’unica corsa a cui prenderà parte ufficialmente con la sua squadra, questo punto non è stato ancora chiarito) si corre ad aprile, problemi non ce ne dovrebbero proprio essere.

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