Tour de France 2024, programmi di tripletta per Jonas Vingegaard: “Tante tappe difficili, mi sta bene: quella dello sterrato è molto insidiosa, ci puoi perdere anche 5 minuti”

Jonas Vingegaard guarda già al Tour de France 2024. Il vincitore delle edizioni 2021 e 2022, portate a casa dopo aver piegato la resistenza di  era presente alla cerimonia di rivelazione del percorso della prossima Grande Boucle ed è sembrato abbastanza contento, dopo una prima occhiata a quello che gli organizzatori proporranno. Il danese, che a dicembre compirà 27 anni, avrà molto probabilmente il Tour come obiettivo primario della sua prossima stagione e, altrettanto probabilmente, concentrerà la sua preparazione annuale su questo appuntamento. Con una possibile aggiunta di alto livello, ovvero i Giochi Olimpici di Parigi 2024.

“È un bel tracciato – le parole di Vingegaard raccolte da WielerFlits – Potrà essere davvero molto duro, soprattutto nella terza settimana, e penso che mi si addica. Le cronometro? Non so se possano essere a mio favore: se avrò le gambe di quella del Tour de France 2023, ma se le gambe saranno quelle della cronometro della Vuelta a España 2023 non credo che lo saranno”.

Il danese butta un occhio al percorso nella sua completezza: “Anche le tappe sui Pirenei sembrano molto difficili e l’arrivo a Plateau de Beille sarà speciale.  Sicuramente è una gara che non vedo l’ora di affrontare. Ci sono tante frazioni difficili e probabilmente questo potrebbe essere un vantaggio per me. Poi c’è la cronometro dell’ultimo giorno, che per me è una novità: in fin dei conti, significa che avremo davanti un giorno di gara vera in più rispetto al solito“.

Vingegaard guarda invece con un po’ più di diffidenza alla tappa dello sterrato: “Anche questa è una cosa nuova e può essere divertente, ma dall’altro lato puoi anche perdere tutto in un unico giorno. Se uno dei favoriti dovesse cedere 5 minuti in quella tappa, sarebbe un peccato. Come squadra, dovremo essere ben preparati per quella frazione. Più facile per me senza Primož Roglič in squadra? Non direi. Ora sarà un avversario in più, sarebbe più facile averlo come compagno”.

Non solo Tour, però, nel 2024 del danese: “Sto pensando alle Olimpiadi di Parigi (che avranno luogo giusto qualche giorno dopo rispetto alla fine del Tour – ndr). Mi piacerebbe davvero molto parteciparci e sicuramente ne parlerò con la squadra al momento di buttar giù il programma per la prossima stagione”.

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