Tour de France 2022, Top/Flop del giorno

La nostra rubrica che traccia il bilancio della giornata appena conclusasi al Tour de France 2022.

TOP

Jasper Philipsen (Alpecin-Deceuninck): Finalmente, dopo esserci andato vicino in più occasioni, il belga riesce a rompere il ghiaccio alla Grande Boucle vincendo uno sprint praticamente perfetto dopo essere riuscito a resistere al forcing della Trek-Segafredo sull’ultimo GPM di giornata. Nel finale, dopo essere rimasto un po’ indietro nell’ultima curva, il 24enne compie un piccolo capolavoro entrando a tutta velocità nella semicurva a 200 metri dall’arrivo, recuperando diverse posizioni e portandosi così a ruota di Pedersen, che poi salta negli ultimi metri.

Mads Pedersen (Trek-Segafredo): Esce battuto dallo scontro diretto con Philipsen e Van Aert, ma l’ex campione del mondo ha il merito di provarci, mettendo i suoi compagni di squadra a fare un altissimo ritmo sull’ultimo GPM di giornata, a più di 50 chilometri dal traguardo, mettendo così fuorigioco i velocisti puri. Nel finale, ben lanciato da Stuyven, il danese fa una volata quasi perfetta, venendo alla fine sconfitto per questione di poco da due corridori sulla carta più veloci di lui.

Benjamin Thomas (Cofidis): Sfiora il colpaccio il corridore transalpino, che sulle strade di casa prova a regalare ai suoi connazionali quella vittoria che per la Francia ancora manca in questo Tour. All’attacco a poco meno di 50 chilometri dalla conclusione assieme ad Alexis Gougeard, il 26enne dà tutto negli ultimi chilometri, dove rimane anche solo, venendo ripreso a soli 400 metri dall’arrivo dal gruppo ormai lanciato verso la volata.

FLOP

Alexander Kristoff (Intermarché-Wanty-Gobert): Prosegue il difficile Tour del norvegese, che finora si è visto pochissimo. In una tappa adatta alle sue caratteristiche di velocista resistente, il 35enne si stacca sull’ultimo GPM, poi riesce a rientrare assieme al gruppetto di Groenewegen, faticando comunque a tenere le ruote del gruppo sull’ultimo strappo di giornata. Riesce a resistere, ma alla fine la volata praticamente non la fa, lasciando campo libero ad Andrea Pasqualon e chiudendo al 13esimo posto.

Jumbo-Visma: Di sicuro, la fortuna oggi non è stata dalla loro parte, ma qualche errore lo commettono anche loro. Il primo è quello di non fermare prima Van Aert, inseritosi in una fuga di tre uomini destinata a essere ripresa, con il belga che spende così diverse energie inutilmente. Poi, nell’avvicinamento all’ultimo GPM, un cattivo posizionamento in gruppo porta nel giro di pochi chilometri alle cadute di Kruijswijk (costretto al ritiro), Benoot e della Maglia Gialla Vingegaard, con quest’ultimo che perde anche la calma quando deve cambiare la bici. Ci vorranno nervi più saldi per difendere la leadership nell’ultima settimana.

Alberto Dainese (Team DSM): Bravo a resistere al forcing della Trek-Segafredo sull’ultimo GPM della tappa, il 24enne sembra avere la gamba giusta per essere protagonista nella volata, tanto che i suoi compagni di squadra lavorano in testa al gruppo per cercare di tenere a distanza il drappello di Groenewegen. Nel finale, però, non ha le forze per riuscire a sprintare, chiudendo lontano dai primi. Peccato.

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