Tour de France 2022, Top/Flop del giorno

La nostra rubrica che traccia il bilancio della giornata appena conclusasi al Tour de France 2022.

TOP

Mads Pedersen (Trek-Segafredo): Il danese gestisce tutto alla perfezione e va a prendersi la prima vittoria di tappa in un Grande Giro. Dopo aver fatto di tutto per centrare la fuga buona di giornata, l’ex campione del mondo si muove ottimamente nel finale di tappa: spaventato dalla presenza di passisti del calibro di Filippo Ganna (Ineos Grenadiers) e Stefan Kung (Groupama-FDJ), il classe 1995 va all’attacco in prima persona a 10 chilometri dal traguardo mostrando una grande gamba. Nell’ultimo chilometro, poi, si gioca al meglio le sue carte allo sprint.

Fred Wright (Bahrain-Victorious): Ancora una fuga a questo Tour de France per il londinese che, però, oggi centra anche un piazzamento di prestigio. Il classe 1999, infatti, non può nulla contro il maggior spunto veloce di Mads Pedersen e deve, quindi, accontentarsi del secondo posto sul traguardo di Saint-Ètienne. Nonostante qualche errore nel finale, quindi, l’inglese dimostra ancora una volta che la stoffa c’è e che presto potrebbe anche riuscire ad afferrare il risultato pieno.

Filippo Ganna (Ineos Grenadiers): Dopo la delusione a cronometro della prima tappa l’azzurro prova a rifarsi nella frazione odierna. È proprio lui, infatti, a portare via la fuga buona sulle rampe della prima salita di giornata e a tenere vive le speranze dei tifosi italiani per un intero pomeriggio. Purtroppo, però, il classe 1996 non ha le gambe per seguire Mads Pedersen che lo attacca proprio mentre sta cercando un gel in tasca. La classe, comunque, non manca al campione del mondo delle prove contro il tempo che avrà altre occasioni per rifarsi.

FLOP

Team BikeExchange – Jayco: Non serve chiudere la stalla quando i buoi sono già scappati. La formazione australiana si rende protagonista di una bella azione per provare ad andare a chiudere sulla fuga, ma si muove troppo tardi, a quaranta chilometri dalla conclusione, quando oramai gli attaccanti hanno già fatto il vuoto. Tante energie sprecate per oltre venti chilometri prima che la squadra decida di desistere nell’inseguimento: forse la situazione poteva essere gestita diversamente.

Quick-Step Alpha Vinyl: La formazione belga tira per tanti chilometri in testa al gruppo, ma inutilmente. Le difficoltà del suo velocista Fabio Jakobsen sono, infatti, davanti agli occhi di tutti quando l’olandese pedala dietro al camion scopa nella fasi pianeggianti della tappa. Dopo la caduta di Caleb Ewan (Lotto Soudal) i suoi compagni di squadra si portano comunque davanti a lavorare, ma presto si devono rialzare quando è chiaro che il classe 1996 non sta attraversando la sua miglior giornata in fuga.

Team DSM e Intermarché-WantyGobert: Perché non tirare quando i proprio velocisti sono tra i pochi rimasti in gruppo? Se il Team Jumbo-Visma di Wout van Aert è giustificato dall’interesse di conservare energie per difendere la Maglia Gialla nelle prossime tappe, ben più difficile è capire l’atteggiamento delle altre due formazioni: se ci avessero creduto un po’ di più i loro sprinter avrebbero potuto lottare per la vittoria invece che per il settimo posto. Cresce ancora di più il rammarico pensando che i capitani delle due formazioni erano rispettivamente Alebrto Dainese e Andrea Pasqualon: dispiace non aver visto i due velocisti azzurri nel vivo della lotta per la vittoria di tappa.

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