Giro d’Italia 2021, Top/Flop del Giorno

La nostra rubrica che traccia il bilancio della giornata appena conclusasi al Giro d’Italia 2021.

TOP

Mauro Schmid (Qhubeka Assos): Primo successo in carriera per questo interessante neoprofessionista, che ha dimostrato una gran gamba e una grande personalità durante questa tappa. Entrato nella fuga grazie anche al compagno di squadra Lindeman, il 21enne svizzero è apparso particolarmente a suo agio nei settori di sterrato, ed è anche riuscito a resistere alle varie accelerazioni dei compagni d’avventura, rimanendo poi con il solo Alessandro Covi sulla salita finale. Nelle ultime centinaia di metri, infine, pur iniziando la volata in testa, ha dimostrato anche un buono spunto veloce e un’ottima resistenza, andando a prendersi una meritata vittoria.

Egan Bernal (Ineos Grenadiers): Anche oggi, il colombiano non sbaglia nulla: sin dal primo tratto di sterrato, il 24enne impone un’alta andatura al gruppo grazie ad un inesauribile Filippo Ganna, che provoca già le prime vittime tra i rivali. Sul terzo settore di strada bianca, poi, dopo un gran lavoro di Gianni Moscon, è lui stesso ad attaccare in prima persona, selezionando ulteriormente il gruppo dei favoriti. Nella salita finale, infine, stacca tutti, va a riprendere Emanuel Buchmann e si toglie di ruota pure lui negli ultimi metri verso il traguardo. Il Giro d’Italia 2021 ha trovato il suo padrone…

Damiano Caruso (Bahrain Victorious): Mai appariscente ma sempre solido, il 33enne esce da questa tappa come meglio non poteva. Nel primo tratto di sterrato si fa sorprendere dal ritmo imposto dalla Ineos Grenadiers, poi però rientra e da quel momento rimane sempre con gli altri big. Più di una volta sembra sul punto di perdere contatto, ma in realtà si gestisce alla perfezione e alla fine è uno dei migliori uomini di classifica al traguardo di Montalcino, riuscendo anche a salire in terza posizione provvisoria nella graduatoria generale.

FLOP

Remco Evenepoel (Deceuninck-QuickStep): Il giorno di riposo sembra non aver fatto bene al talento belga, che oggi perde più di due minuti dalla Maglia Rosa Egan Bernal. Sin dal primo tratto di sterrato palesa alcune difficoltà, soprattutto in discesa, dove infatti perde contatto dal gruppo sull’accelerazione impressa dagli uomini Ineos. Aiutato a rientrare dai compagni di squadra, il 21enne belga passa quasi tutti i chilometri seguenti nelle ultime posizioni del plotone e, alla fine, sul terzo settore di strada bianca (e in un tratto di salita) si stacca definitivamente, apparendo svuotato di energie. In realtà non è così, altrimenti il passivo finale sarebbe stato più pesante, e riesce a limitare i danni soprattutto grazie al sacrificio di un positivo Joao Almeida.

Dan Martin (Israel Start-Up Nation) e Davide Formolo (UAE Team Emirates): I due sono gli uomini di classifica che perdono più tempo al traguardo di Montalcino, dove giungono con più di sei minuti di ritardo dalla Maglia Rosa Egan Bernal. Sin dal primo tratto di sterrato spariscono dai radar, non riuscendo a rientrare neanche con gli altri big che si erano staccati sull’accelerazione della Ineos Grenadiers. Un brutto colpo per entrambi per quanto riguarda le ambizioni di classifica generale.

Giulio Ciccone (Trek-Segafredo): Per buona parte della tappa l’abruzzese sembra pimpante, e non si fa praticamente mai sorprendere dalle accelerazioni degli uomini Ineos. Alla fine, però, si spegne sul più bello e sul suo terreno, dato che perde contatto dagli altri big sulla salita finale, sotto il forcing della EF Education-Nippo, poco dopo aver provato anche un velleitario attacco. Negli ultimi chilometri, poi, le energie sembrano al lumicino, tanto che conclude la tappa solo una ventina di secondi davanti a Evenpoel, che si era staccato parecchio tempo prima. Il suo Giro, comunque, resta finora più che positivo.

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