Bilancio Squadre 2023: Lidl – Trek

La Lidl-Trek, che nella prima metà di stagione era stata Trek-Segafredo, ha chiuso un 2023 sicuramente positivo. Sono arrivati ben 27 successi, di cui alcuni in contesti importanti e di pregevolissima fattura. Molto hanno fatto le stelle designate della squadra, che hanno saputo mantenere le aspettative, consentendo così alla realtà di licenza statunitense di ritagliarsi uno spazio importante nelle prime file del gruppo. Queste, quindi, le basi da cui la formazione di Luca Guercilena ripartirà verso un futuro decisamente ambizioso, sia sul piano delle vittorie che su quello del posizionamento di squadra a livello mondiale.

TOP

Mads Pedersen ha firmato la miglior stagione della sua carriera. Forse non ancora del tutto considerato fra i grandi del ciclismo contemporaneo, il danese è stato enorme protagonista della stagione delle Classiche di Primavera, duellando fieramente con le stelle del firmamento mondiale e mettendo in mostra una continuità eccezionale, tanto da chiudere sesto la Sanremo, quinto la Gent-Wevelgem e la Dwaars door Vlaanderen, terzo il Giro delle Fiandre e quarto la Parigi-Roubaix. Non contento, è venuto al Giro d’Italia a vincere una tappa (e a sfiorarne un altro paio) e poi è andato al Tour de France a fare lo stesso, lottando anche per la Maglia Verde e spendendosi pure per i compagni. Basterebbe questo per un giudizio oltremodo positivo, ma l’iridato 2019 ha poi dominato il Giro di Danimarca, è stato fra i protagonisti del Mondiale di Glasgow e ha trovato anche il modo di vincere la Classica di Amburgo con un’azione fantastica. Corridore fortissimo, da tenere in considerazione nelle sfide ad altissimo livello che attendono il ciclismo mondiale.

Connazionale di Pedersen, Mattias Skjelmose Jensen ha vissuto l’annata della definitiva consacrazione. A 23 anni ha vinto la classifica generale del Giro di Svizzera e si è messo in mostra in tante altre corse a tappe di una settimana, mostrando qualità di resistenza in salita e di fondo non indifferenti. Inoltre, è stato protagonista della settimana delle Ardenne, mettendo in fila l’ottavo posto alla Amstel, il secondo alla Freccia Vallone e il nono alla Liegi. Da ricordare, in aggiunta, il primo posto alla Maryland Classic, appuntamento negli Usa con una concorrenza non selezionatissima ma sicuramente rispettabile. Al primo Tour de France della carriera, poi, ha spesso navigato nelle prime posizioni del gruppo, andando più volte all’attacco, raccogliendo qualche buon piazzamento e risultando pure un grande supporto per il compagno di squadra impegnato nella lotta per la Maglia a Pois. Non è riuscito invece nell’intento di fare classifica: da vedere se vorrà riprovarci in futuro.

Il compagno di cui sopra è Giulio Ciccone, che ha avuto la soddisfazione di salire sul podio finale del Tour de France per indossare la Maglia a Pois, inseguita con grande determinazione per tutta la Grande Boucle. Il 2023 dell’abruzzese è stato però scandito da altre ottime cose: si registrano infatti la vittoria di tappa alla Volta a Catalunya (dove ha avuto ragione, in volata ristretta nientemeno che di Primož Roglič e Remco Evenepoel) e quella al Giro del Delfinato, forse ancora più entusiasmante per il modo in cui è arrivata. È mancato il successo di tappa al Tour (secondo in una tappa pirenaica) ed è mancata la partecipazione al Giro d’Italia, causa Covid. Un po’ in calando nel finale di stagione, ha di fronte un 2024 che può davvero rappresentare l’anno di svolta della carriera.

Fra le note positive della stagione della squadra statunitense c’è il giovane Thibau Nys. Il da poco 21enne ha chiuso la sua prima stagione da professionista con due vittorie, al Giro di Norvegia e al Gp des Kantons Aargau e con una serie di prestazioni significative. Gli manca ancora la continuità, ma la cosa pare quasi inevitabile, vista la giovane età. Anche Edward Theuns e Jasper Stuyven sono belgi, ma sono decisamente più esperti rispetto al connazionale appena citato: entrambi hanno dato il loro contributo alla causa di squadra, con Theuns capace di buttarsi con discreto profitto nelle volate (soprattutto alla Vuelta a España) e Stuyven sempre nella mischia nelle Classiche di primavera e, in generale, nelle corse di un giorno.

Brillante è stata l’annata di Toms Skujiņš. Il lettone, all’alba dei 32 anni, ha chiuso infatti la miglior stagione della carriera, facendosi spesso vedere nelle posizioni che contano, sia nelle corse di un giorno (ottimo sesto alla Clasica San Sebastian) che nelle singole giornate delle corse a tappe. Per lui un Giro d’Italia da attaccante puro, con sei tentativi da lontano che gli hanno fruttato, come miglior risultato, il secondo posto nella tappa di Rivoli, alle spalle di Nico Denz.

Qualche lampo è arrivato anche dal giovane Mathias Vacek, capace di mettersi in luce nelle brevi corse a tappe e anche nelle gare di un giorno, compreso il Campionato nazionale ceco, da lui vinto. A proposito di Campionati nazionali, da notare come la Lidl-Trek abbia portato a casa, in tutto, ben 8 titoli “territoriali”, fra cronometro e prove in linea.

+++ Mads Pedersen
++ Mattias Skjelmose Jensen
+ Giulio Ciccone

FLOP

Dopo le buone cose fatte vedere nel 2022 e i propositi di inizio stagione, Juan Pedro López è rimasto invece nell’ombra nel 2023. Il 26enne spagnolo ha messo insieme ben 73 giorni di corsa, ma in nessuno di questi è riuscito a entrare nei migliori 10 di giornata. Per lui c’è sì da considerare il 17esimo posto nella classifica generale della Vuelta a España, ma il bilancio conclusivo rimane magro.

Sulla stessa onda, poco visibile, ha navigato Antwan Tolhoek. Lo scalatore neerlandese ha però corso la metà rispetto al collega sopracitato ed è stato anche alle prese con il recupero dopo un grave infortunio riportato nel 2022. Il colpo di pedale, però, non è mai tornato quello dei tempi della Jumbo e il corridore si trova ora, a poche settimane dall’inizio della stagione 2024, senza un contratto.

Alla fine di questa annata, invece, inizia a farsi strada il pensiero che gli anni inizino a pesare sulla carta d’identità di Bauke Mollema. Sul piano dei risultati il 2023 è stata la peggior stagione del da poco 37enne corridore neerlandese, che ha provato a vincere una tappa al Giro d’Italia, per completare la trilogia di successi nei Grandi Giri, ma che non è andato oltre il quarto posto nella tappa di Bergamo. Alla Vuelta, invece, si è visto pochissimo, così come nelle Classiche delle Ardenne e, in generale, nelle corse di un giorno.

Si è visto pochissimo anche il norvegese Markus Hoelgaard, che chiude così un biennio, quello iniziato con la maglia della Trek-Segafredo davvero anonimo e molto sotto le attese, rispetto a quanto fatto vedere in precedenza con la Uno-X. Qualcosa in più ha fatto invece Kenny Elissonde, che però non ha trovato il modo di lasciare il segno.  Stesso discorso per Jon Aberasturi, che ha provato a mettersi in evidenza nelle volate, raccogliendo però giusto qualche piazzamento.

Discorso a parte merita poi Quinn Simmons, che è ancora giovanissimo (22 anni) a dispetto del fatto che quella appena conclusa sia stata la sua quarta stagione da professionista. Lo statunitense ha avuto un buon inizio di stagione (con una vittoria in Argentina e una prova positiva alla Strade Bianche) ma poi è andato progressivamente spegnendosi. Successivamente è arrivato l’acuto del titolo nazionale in linea, ma una caduta al Tour de France lo ha messo fuori gioco per quell’appuntamento e anche per tutto il resto della stagione, dato che da lì in poi non si è praticamente più visto.

– Bauke Mollema
— Quinn Simmons
— Juan Pedro Lòpez

Classifica UCI

Alla fine della stagione 2023 è quinto posto, con 16054.45 punti, immediatamente – dal punto di vista della posizione – alle spalle delle grandi, anche se la distanza dalle prime due (UAE e Jumbo-Visma) è stata considerevole. Di seguito i venti corridori che hanno contribuito a firmare il raccolto di punti nell’arco dell’annata.

CORRIDORE NAZIONE ETÀ PUNTI
TESFATSION Natnael
ERI
24 333
BERNARD Julien
FRA
31 205.1

Miglior Momento

Mads Pedersen e Mattias Skjelmose Jensen di azioni memorabili ne hanno firmate diverse, ma quello che è stato capace di fare Giulio Ciccone in alcuni frangenti della stagione è stato davvero ragguardevole. Detto della lotta, vinta, per indossare la Maglia a Pois sul podio finale del Tour de France, in quanto a emozioni, l’abruzzese ha sigillato un’altra, forse più pesante sul piano tecnico, grande vittoria in terra di Francia. Il riferimento è al successo dell’ottava e ultima tappa del Giro del Delfinato, occasione in cui Ciccone è partito da lontano e, lungo un percorso decisamente esigente, ha saputo portare a termine una grande cavalcata, resistendo nel finale, sul muro de La Bastille di Grenoble, anche al rientro di un Jonas Vingegaard già in grande spolvero.

Bilancio Lidl - Trek

Volate - 7.4
Classiche - 8.3
GT - 7

7.6

I corridori della Lidl-Trek hanno corso con efficacia e precisione, andando a prendersi diversi successi significativi nell'arco di tutto il calendario stagionale, escludendo giusto l'ultimo mese di gara. Non è arrivata la vittoria pesantissima, quale può essere quella di una Monumento, ma la presenza in gara è stata costante e spesso significativa. Nel complesso, è mancato solo l'uomo da classifica generale nei Grandi Giri.

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